di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, giornalista e scrittrice
Si è concluso lo scorso 6 Ottobre la due giorni del XIV Congresso Regionale SIMIT Sicilia 2023 presso la suggestiva location di Villa Favorita, nella città di Marsala, in provincia di Trapani.
Vari i temi affrontati durante l'evento formativo, nel dettaglio i contenuti trattati durante le due giornate.
Marsala, 5 Ottobre 2023
In apertura dei lavori congressuale il Dottor Antonio Davì, Direttore UOC Malattie Infettive Ospedale di Modica, ha posto particolare accento sul concetto di prevenzione, "lo zoccolo duro è la prevenzione dell'HIV".
Interessante la comunicazione del dottor M. Puoti, Direttore del reparto di malattie infettive all'ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano, sui recenti sviluppi della variante ERIS e sui rischi a cui il soggetto è esposto, oltre che sull'efficacia di alcuni farmaci, come il nirmatrelvir-ritonavir o il molnupiravir. Ancora sul ruolo del trattamento farmacologico nella sua influenza positiva sulla comparsa dei sintomi long covid.
Enfasi specifica sul concetto di consenso informato, in quanto fondamento di legittimità di un atto terapeutico, e sul concetto di uso compassionevole del farmaco (Prof.ssa Lucia Craxì - Bioeticista e Responsabile della sezione Sicilia della Consulta di Bioetica).
Approfondimento sul concetto di ICA, infezioni correlate all'assistenza, trasmesse attraverso diversi mezzi come l'ambiente (Dottoressa Chiara Iaria, Direttore UOC Malattie Infettive e Tropicali presso Arnas Civico Palermo).
Tra le strategie chiave presentate dallo specialista la formazione continua del personale, effettuare controlli regolari, creare una cultura della pulizia, come l'igiene delle mani.
Esempio elettivo riportato quello di un'infezione di candida Auris a causa di un termometro ascellare non disinfettato adeguatamente.
Bruno Cacopardo, primario del reparto di Infettivologia dell'ospedale Garibaldi di Catania, ha poi presentato le possibili minacce planetarie, come la difterite in Germania, la candida Auris e l'antimicrobicoresistenza.
Futuro, ma anche un certo ritorno al passato, nell'analisi del prof. Cascio, professore ordinario di Malattie Infettive e direttore UOC Malattie Infettive- AOU Policlinico "P. Giaccone di Palermo, che mette in evidenza la diffusione attuale della tubercolosi in Sicilia e il ruolo delle etnie non italiane.
Marsala 6 Ottobre 2023
La giornata conclusiva dei lavori congressuali si apre con la relazione del dottor Giovanni Mazzola, direttore Uoc Malattie Infettive Ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, con la relazione concernente il tema dell'infezione da clostridium difficile, battere gram positivo, anaerobio, sporigeno, opportunista.
Come noto dalla comunità scientifica, presente fisiologicamente nella flora batterica vaginale ed intestinale, esso produce una tossina che provoca infiammazione dell’intestino e diarrea.
Risulta essere la causa più comune di colite pseudomenbranosa che insorge dopo terapia con antibiotici, soprattutto se ad ampio spettro o per periodi prolungati o in associazione tra loro. Questi farmaci provocano importanti alterazioni della normale flora batterica intestinale.
L’infezione da Clostridium difficile tipicamente ha origine nosocomiale, si verifica nell’8% dei pazienti ospedalizzati ed è responsabile del 20-30% dei casi di diarrea nosocomiale.
Indicazioni precise sono state comunicate, nel corso dell'intervento, sull'igiene delle mani nella prevenzione dell'infezione a livello infermieristico.
Successivo intervento quello di Giuseppe Strano, medico chirurgo Malattie infettive Dirigente medico di primo livello Azienda Ospedaliera per l'Emergenza Cannizzaro di Catania, focalizzato sul trattamento della sepsi, o setticemia, una sindrome clinica caratterizzata da un'abnorme Risposta Infiammatoria Sistemica (SIRS), messa in atto dall'organismo in seguito al passaggio nel sangue di microrganismi patogeni provenienti da un focolaio sepsigeno.
La sepsi è una condizione potenzialmente molto grave, che passa attraverso stadi di gravità crescente e come tale necessita di un immediato trattamento medico.
Ultimo intervento quello delle infezioni nel paziente trapiantato da parte della dottoressa Alessandra Mularoni, Responsabile del Servizio di Infettivologia e Controllo delle Infezioni di ISMETT di Palermo.
L'intensa attività della SIMIT continuerà con il XXIII Congresso nazionale SIMIT in programma dal 3 al 6 dicembre a Firenze, con giornata inaugurale a Pisa.
In occasione della Festa dei nonni, nella calda e accogliente atmosfera del Parco urbano di Montelepre, una delegazione di ragazzi, frequentanti le classi terze secondaria dell’Istituto Alessandro Manzoni di Montelepre, ha accolto l'invito dell'AUSER di Montelepre con l'obiettivo di promuovere la comunicazione tra generazioni.
Il 2 ottobre è il giorno in cui nella tradizione cattolica si celebravano gli angeli custodi, proprio in questa giornata, per sottolineare la centralità del loro ruolo, il 31 luglio 2005 il Parlamento italiano ha istituito la Festa dei nonni, una giornata che si pone l’obbiettivo di far conoscere e promuovere la cultura italiana del valore dei nonni per i bambini e per la famiglia allargata, e stimolare la comunicazione e il dialogo intergenerazionale rafforzando il legame tra nipoti e nonni.
Come ha ben evidenziato la Presidente dell’AUSER di Montelepre Nuccia Gaetani, la Festa dei nonni è una giornata nata per ricambiare, almeno una volta all’anno ufficialmente, ciò che i nonni fanno ogni giorno per i loro nipoti, da sempre figure di riferimento nella loro crescita e nella loro educazione, sempre pronti a dare sostegno, aiuto e affetto.
Per l’occasione i ragazzi dell’Istituto Alessandro Manzoni di Montelepre, che ha una sede scolastica anche a Giardinello, hanno letto alcuni passaggi del libro “Novelle brevi di Sicilia” e di altri scritti dello psicologo, criminologo e scrittore monteleprino Andrea Giostra che per l’occasione ha tenuto un intervento introduttivo raccontando il valore e il ruolo dei nonni delle passate generazioni monteleprine, nella fattispecie quelli degli anni Settanta e Ottanta, ripresi dai racconti letti dai ragazzi della scuola. A seguire vengono riportati i link dove ascoltare online la recita di due note attrici siciliane che leggono alcune delle Novelle*
*Potrete ascoltare le novelle al termine della lettura audio dell'articolo.
Lente di ingrandimento, Bussola e Rosa dei Venti. Prendere in carico il malessere degli adolescenti: visioni, progetti e monitoraggio nell’azione di prossimità. Una Giornata di studio che si svolgerà l’11 ottobre 2023 (h. 8:30– 18:00) presso l’Auditorium dell’Istituto Salesiano Gesù Adolescente di Via Evangelista di Blasi 102/A Palermo.
Mercoledì 11 ottobre 2023, dalle ore 8:30 alle 18:00, si terrà una Giornata di studio sui minori e sugli adolescenti della città di Palermo per orientare in modo strategico la conoscenza delle condizioni di fragilità della popolazione minorile cittadina, i progetti in campo e il monitoraggio sulle varie azioni e servizi attivati dal pubblico e dal privato, utile a definire Buone pratiche di presa in carico, aiuto e trattamento delle problematiche minorili e adolescenziali.
La Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del Comune di Palermo Prof.ssa Giovanna Perricone ha promosso l'organizzazione di questa Giornata di studio per avere maggiore chiarezza e individuare strategie più efficaci su come mettere a punto e investire risorse umane, economiche, educative in modo più rispondente ai bisogni del territorio ed efficaci per affrontare i vari problemi dei quali le cronache cittadine ci parlano quotidianamente.
A tal proposito la Prof.ssa Perricone mette in evidenza come «La condizione di fragilità dei ragazzi, costituita da disregolazione emotiva e cognitiva, mancanza di limiti e confini, scarso senso di responsabilità, non accettazione delle trasformazioni del corpo, fuga nel mondo virtuale, relazioni con una competenza genitoriale omissiva, facendo cogliere come questa fragilità generalizzata, possa diventare l’humus che può portare ad un rischio di vulnerabilità, con lo sviluppo di psicopatologie, dipendenze, forme critiche di ritiro sociale, violenza con mancanza di riconoscimento della dignità dell’altro, fuga nel mondo virtuale, senso del possesso estremo nella relazione con l’altro».
A partire da questa “lettura”, i lavori prevedono contributi di approfondimento sul malessere e la violenza adolescenziale, presentati da diversi esperti del settore, tra i quali il Dott. Don Arnaldo Riggi, Direttore dell’Istituto Salesiano Gesù Adolescente, padrone di casa per l’evento in questione, che parlerà del centenario modello educativo e di formazione professionale ideato e messo in campo a partire dal 1859 da Don Giovanni Bosco con la Società Salesiana da lui stesso fondata.
Verranno inoltre presentate ipotesi e criteri per la progettazione e il monitoraggio partecipato, e saranno inoltre presentate tutte le iniziative di ricerca e progettuali promosse e attivate dal Garante della città di Palermo.
La Giornata di studi prevede contributi scientifici ed esperienziali di:
Albano Nuccia (Assessore della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana), Arcidiacono Evelina, Arena Gaetana, Beninati Viviana, Angelo Scuzzarella, Biondi Giovanni, Carollo Antonio, Catalano Anna Maria, D’Agostino Gaetana, D’Anneo Girolamo, Di Vita Angela Maria, Esposito Lorena, Ferrara Gabriella, Forcieri Sergio, Garofalo Concetta, Gentile Maurizio, Giannone Giuseppa, Giostra Andrea, La Marca Alessandra, Lo Giudice Milena, Noto Concetta, Pace Francesco, Pedone Francesca, Perricone Giovanna, Polizzi Concetta, Riggi Don Arnaldo, Sciandra Mariangela, Vecchio Giuseppe, Vergani Emilio. Virciglio Ilaria, Zanniello Giuseppe. Parteciperanno inoltre: Componenti della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo, e i rappresentanti delle Otto Circoscrizioni del Comune di Palermo.
Saccharum, la pizzeria innovativa ad Altavilla Milicia, a pochi chilometri da Palermo, capitanata da Gioacchino Gargano colpisce ancora nel segno. Arrivano i Tre Spicchi, uno dei premi più ambiti del settore, il massimo riconoscimento per l'autorevole Guida Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso, che giunta alla sua undicesima edizione, premia ogni anno le migliori pizzerie d'Italia scandagliando con cura il territorio.
"Una soddisfazione immensa - racconta con gioia Gioacchino Gargano - i Tre Spicchi sono un traguardo importante. Un riconoscimento che mi riempie d'orgoglio e ripaga tutti i miei sforzi e quelli della mia famiglia, che è sempre al mio fianco sia nei momenti di gioia che nei momenti di difficoltà."
Saccharum è infatti per molti versi ancora una pizzeria a conduzione familiare dove Loredana Sparacino, responsabile di sala e moglie di Gioacchino, gestisce ordini e personale. Una presenza fondamentale senza la quale Saccharum non sarebbe quello che è.
Gioacchino Gargano è uno chef prestato all'arte bianca, che non ha mai amato le contrapposizioni tra pizzerie e ristoranti. La sua pizza è infatti una sintesi perfetta tra impasti pazienti, cottura a regola d'arte e abbinamenti creativi, che sanno trovare il giusto equilibrio tra materie prime d'eccellenza e le loro corrette preparazioni, con una particolare attenzione alle piccole produzioni artigianali e ai presidi Slow Food. Lavoro e dedizione costante hanno fatto il resto, una pizza eccellente che ha conquistato premi e riconoscimenti dalle più importanti e autorevoli guide e riviste di settore italiane.
Gli ispettori dell'autorevole Guida del Gambero Rosso hanno assegnato un punteggio di 90 su 100, con la seguente motivazione "Una pizza contemporanea, dagli accostamenti audaci, sorprendono tutte." Tra i piatti imperdibili secondo gli ispettori: "lo 'Scolapasta' di patate fresche a pasta gialla, perfettamente asciutte e fragranti, o una mozzarella in carrozza con acciuga e basilico in panatura croccante." Per le pizze la guida segnala: "L'impasto integrale ideale per la Anciova, con stracciata di burrata, zatterino giallo e rosso semidry, filetti di acciughe di Aspra, polvere di pomodoro, basilico e olio extravergine." Da non perdere: "Le potenti 'Pizze di Gioacchino' come la Norma a Casa Mia, oppure la Profumi Etnei." Da bere gli esperti segnalano: "birre artigianali e una valida carta vini con diversi Champagne."
Gioacchino Gargano inanellando un premio dopo l'altro ha assicurato alla pizzeria di provincia un posto di diritto nell'Olimpo della pizza italiana. I tre spicchi della guida Gambero Rosso 2024 si aggiungono infatti al 47° posto della guida 50top pizza, al Premio Ricerca e Innovazione 2023 del Gambero Rosso, alla segnalazione come new entry sulla guida di Identità Golose e alla Corona Radiosa, de Il Golosario. "I tre spicchi sono l'ultimo riconoscimento che arriva a coronamento di un anno davvero indimenticabile - racconta emozionato Gioacchino - ma io con la testa sto già pensando a quello che posso fare per migliorare sempre di più e offrire una pizza sempre più buona. I premi mi riempiono di gioia ma sedermi sugli allori non fa per me." Saccharum,
la pizzeria d'eccellenza a pochi kilometri da Palermo
La pizzeria Saccharum, aperta nel 2019, si è fatta velocemente strada tra le migliori pizzerie siciliane e il suo nome è un omaggio ad un'antica coltura del territorio ormai scomparsa: la canna da zucchero.
La cucina propone oltre alla classica pizza tonda anche l'innovativa Spick&Crock, croccante pizza al padellino ottenuta da un blend di farine non raffinate e lievitata per 24 ore, da accompagnare ad un'interessante selezioni di fritti, chips e antipasti del territorio.
Le pizze cotte rigorosamente in forno a legna, sono un ottimo compromesso tra lo stile napoletano, soffice ed arioso, e quello italiano, croccante. “La mia pizza non è né campana, né romana, né diversamente napoletana, è il risultato dei miei studi, corsi, esperimenti e prove ed è semplicemente mia - racconta Gioacchino Gargano, pizzaiolo e patron della Pizzeria Saccharum - Farine macinate a pietra, lunga lievitazione ed elevata idratazione rendono il mio impasto alveolato, leggero e facilmente digeribile, niente segreti, solo tanto studio e ricerca con l'obiettivo di migliorarsi ogni giorno di più."
Da segnalare inoltre l'accurata selezione di vini e birre artigianali, il plus in più? D’estate e negli autunni più caldi è possibile cenare nella piacevole terrazza affacciata sul giardino.
Entrare nelle sconosciute Grotte dei Giganti dove si nascondevano i palermitani sotto i bombardamenti del ’43, o avvicinare San Ciro che, solitaria e misteriosa, chiunque ha visto imboccando l’autostrada. Ma anche ritornare dopo tempo nella necropoli punica o nella ex Manifattura tabacchi, scoprire le tombe degli Inquisitori nella cappella spagnola della Gancia; volare in almeno quattro modi diversi (Piper, aliante, parapendio e drone) entrare nel carcere monumentale dell’Ucciardone o nella Questura che si riempirà di bambini, nel giardino d’arte in omaggio ai caduti di mafia; incuriosirsi per gli innumerevoli aneddoti di uno storico appassionato, passare di chiesa in cappella, da un’azienda di frutti tropicali ad una visita teatralizzata. E nella vicina Carini, trovare un circuito di organi monumentali.
Le Vie dei Tesori è uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio, dove questo termine non si ferma a luoghi e monumenti, ma pesca in ogni realtà fattiva della comunità. “Le Vie dei Tesori è un nuovo linguaggio e una nuova ottica, è un grande bozzolo, materno, nella sua attenzione e sensibilità che incuba la nuova vita dei luoghi, che non resteranno mai gli stessi - spiega l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta, intervenuto alla presentazione a cui era presente anche il sovrintendente Marco Betta. Da venerdì 6 ottobre (e per cinque weekend fino al 5 novembre) il ritorno nella città che ha visto nascere il festival nell’ormai lontano 2006, nel cuore dell’Università. “Conosco Vie dei Tesori da semplice fruitore - spiega Michelangelo Gruttadauria, che guida il SiMuA - Il Sistema museale d’Ateneo ci ha creduto sin dall’inizio e continuerà a sostenere il festival con le collezioni e i luoghi che durante questi cinque weekend diventano tesori da scoprire”.
“E da sabato 7 a domenica 22 ottobre, ecco anche Carini unirsi al percorso, per il terzo anno di seguito. “Siamo orgogliosi di aprire i tanti monumenti di Carini, in parte ancora non conosciuti nemmeno dai residenti - dichiara il sindaco di Carini Giovì Monteleone - Troppo spesso Carini viene identificata solo con il Castello ma in realtà i siti culturali presenti nel territorio sono molti di più”.
Un museo diffuso che apre, anima oltre 200 tesori – tra luoghi ed esperienze, eventi e teatralizzazioni, visite guidate e mostre - di tutte le istituzioni, enti, associazioni senza bandiere o titolarità. “Torna per il diciassettesimo anno questa nostra “festa”, che è la festa dell’intera città – dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – Cinque fine settimana intensissimi con centinaia di luoghi aperti e diversi inediti. Una manifestazione per riappropriarsi della bellezza”. Dopo la terza edizione di Borghi dei Tesori, in 37 piccole realtà siciliane, la prima tranche di dieci città è partita, ha già superato le 27 mila presenze e si prepara al terzo e ultimo weekend. Bagheria, Termini Imerese e la new entry Corleone, abbracciano Palermo; poi le tre città della costa occidentale, Trapani, Marsala e Mazara, oltre alla piccola Alcamo. Nel cuore della Sicilia, Enna e Caltanissetta, e all’altro estremo, Messina. Al fianco di Palermo e Catania, e per tre weekend dal 7 al 22 ottobre, ecco Ragusa e Scicli, Noto, Sciacca e Carini. Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione di centinaia di giovani: quest’anno sono 400 i ragazzi e 150 i volontari che si uniscono alla squadra rodata di organizzatori, narratori, giornalisti. “E’ un’esperienza straordinaria per i ragazzi – dice Marcello Li Vigni, dell’Ufficio scolastico regionale – che imparano ad amare e valorizzare il territorio; e che spesso incide sulle loro scelte future”.
Oltre 450 tesori visitabili in oltre due mesi di festival, con il sistema digitale e smart che è ormai diventato un marchio di fabbrica. Palazzi nobiliari, terrazze segrete, monasteri, chiese e cripte, giardini, musei scientifici: luoghi in gran parte di solito chiusi o non raccontati. Il festival propone ai cittadini un’alleanza nel segno della cultura, della conoscenza, della riappropriazione degli spazi. E di contro, offre ai turisti la possibilità di visitare città aperte, raccontate, dense di nuove prospettive, di nuovi spunti di dialogo, di nuove forme di accoglienza. Un impegno civile, prima ancora che culturale.
Le Vie di Tesori ogni anno generano una ricaduta economica, in termini di indotto turistico, nelle città che attraversano: come certifica l’Otie, Osservatorio turistico delle economie delle Isole. Complessivamente l’anno scorso la Sicilia ha avuto un indotto economico di oltre 6 milioni di euro: la sola Palermo ha accolto oltre 166 mila visitatori, numeri che hanno generato una ricaduta economica di oltre 4 milioni e 300 mila euro.
Un festival che ha portato la cultura fuori da palazzi istituzionali e atenei, ha sperimentato, cercato, scoperto percorsi e siti. E costruisce reti: con Unicredit come main sponsor – “UniCredit è orgogliosa di sostenere l’arte e la cultura come motori di sviluppo sociale, economico e sostenibile.– interviene Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia di UniCredit - UniCredit è consapevole che il patrimonio rappresenta un asset fondamentale e distintivo della Sicilia, e perciò occorre valorizzarlo in maniera sempre più efficace” - e con la collaborazione di Poste Italiane e AMG Gas (“Siamo un’azienda del territorio, che ha fatto di questa specificità la sua forza e la sua identità. Naturale partecipare ad un festival che indaga e racconta la città – dice l’ AD Vitale Muia). Il festival ha saputo creare sinergie e dialogo con Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari. Un progetto che tutto l’anno lavora per generare valore sociale intorno al patrimonio culturale con una costante attività di valorizzazione e di storytelling, con restauri e manifestazioni.
Quest’anno riaccoglie il progetto satellite Terre dei Tesori: aprono cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura. Agricoltori giovani ed evoluti veramente 10 e lode, trenta aziende visitabili all’interno del festival. E da Palermo è prevista anche una rete di pullman AutoService per raggiungere le altre città in maniera comoda e senza stress, secondo il calendario disponibile sul sito appena rinnovato www.leviedeitesori.com, già colmo di notizie, curiosità, schede per ciascuna città, vero motore dell’intero festival, da consultare anche in maniera smart tramite la app gratuita.
I LUOGHI INEDITI. I luoghi visitabili di questa nuova edizione delle Vie dei Tesori lambiscono quota 100. Sarà un’ubriacatura di siti, ville liberty, grotte, chiese, fabbriche, necropoli, luoghi della legalità, in un programma enorme preparato dallo staff del festival, e curato da Carlotta Butticè. Impossibile citarli tutti, ecco gli inediti o comunque siti che ritornano dopo qualche anno. Per la prima volta si entrerà nelle grotte dei giganti di san Ciro o Maredolce citate dal Fazello, dove furono ritrovate le ossa fossili di elefanti e ippopotami oggi al Museo Gemmellaro; e poco lontano, la chiesetta di San Ciro, abbandonata e restaurata più volte, immortalata da Houël nel suo Voyage pittoresque. Si entrerà a Palazzo Sclafani, coetaneo dello Steri; nell’enorme Palazzo Ex Ministeri, dove è ancora in corso un importante restauro e si ritornerà dopo un anno anche nei sontuosi saloni di Villa Niscemi. Riapre le porte la Manifattura Tabacchi (anni fa fecero spontaneamente da guida gli ex operai), si visita dopo tempo l’enorme necropoli punica che dai Danisinni arriva a corso Tukory. Saranno aperti alle visite per la prima volta in assoluto la sede della LUMSA, ex monastero delle Carmelitane in stile neogotico, e si potrà gettare uno sguardo al cantieri dell’ex Stazione Lolli; e l’IRFIS, dove si racconterà la storia economica delle piccole imprese e industrie siciliane tra documenti e arredi d’epoca. Aperte in tutto una trentina tra chiese e oratori, ma sarà sicuramente una sorpresa lo splendido e sontuoso Carminello della fine del ‘500, sede della Compagnia della Madonna del Carmine, oggi gestito dalla confraternita di Maria SS. del Rosario al Carminello, è un trionfo di stucchi dei Serpotta (visto che ci lavorò gran parte della famiglia). La chiesa di Santa Teresa alla Kalsa con l’altare tappezzato interamente di lapislazzuli, ametiste, agate. E, praticamente di fronte, Santa Maria della Pietà, chiesa del convento delle Domenicane, sede della Veneranda Confraternita di Santa Rosalia dei Sacchi e dei Pellegrini,nata nel 1635, che raccoglieva varberi e scarpari (barbieri e calzolai). Nella chiesetta di Sant’Onofrio al Papireto si venera il santo che fa ritrovare cose e persone; alla chiesa della Mazza vi mostreranno le due pale d’altare di Adrian Ghenie, profondamente e violentemente contemporanee. Nella cappella della Guadalupe, alla chiesa della Gancia, sono sepolti i famosi inquisitori spagnoli, tra cui quello ucciso da Fra’ Diego La Matina, secondo il racconto di Sciascia. E ancora, il Boccone del Povero nel convento medievale di San Marco, il sogno di padre Giacomo Cusmano; il tempio razionalista della Casa del Mutilato, oggi sede della sezione penale del Giudice di Pace. E infine, a Villa Magnisi c’è un giardino di piante officinali; e sul tracciato di una Ruga cinquecentesca, sorge palazzo Oneto di San Lorenzo, che divenne famoso nel 1860 perché il suo proprietario, fervente patriota, lo mise a disposizione delle truppe garibaldine come ospedale militare. Vi arrivò il colonnello ungherese Lajos Tukory, braccio destro di Garibaldi, ferito ad un ginocchio nello scontro a ponte dell'Ammiraglio. Fu necessario amputare la gamba ma questo non impedì la morte di Tukory per la cancrena.
I luoghi della legalità: apre le porte il giardino di Palazzo Jung, destinato a divenire la collezione d’arte en plein air del Museo del Presente. Si visitano anche quest’anno il carcere Ucciardone, la Questura, la sede monumentale della Prefettura, il Giardino della Concordia, la Camera dello Scirocco (confiscata alla mafia e recuperata) e la Casa di Padre Puglisi, il Museo della Sicilianità di Villa Adriana con una forte valenza antimafia.
ESPERIENZE. Di terra, di mare, di cielo; i luoghi della legalità, della storia; il racconto affidato agli storici e ai narratori; i laboratori degli artigiani. E’ proprio il concetto di “esperienza” ad essere smontato in tanti rivoli affascinanti. Si parte da due luoghi iconici della città, l’Ucciardone, la fortezza degli anni bui, oggi centro di diversi programma di rieducazione; e Porta Nuova, che un vicerè trasformò in alcova e che ospitò Garibaldi; poi la Palazzina dei Quattro Pizzi di Vincenzo Florio che tanto piacque allo Zar; il sontuoso palazzo Francavilla affacciato sul Teatro Massimo (di cui si visiterà il palcoscenico scoprendo tutto ciò che avviene dietro le quinte); i L’esperienza di volo che è un must del festival, si fa in quattro: dall’aeroporto di Boccadifalco (che si potrà visitare con due diversi percorsi, compresi i bunker e la torre di controllo), agli abituali voli in Piper si aggiungono il volo su parapendio e su motoaliante, sempre in tandem con l’istruttore; e un focus sui droni, scoprendo che non sono soltanto usati per controllare il territorio. Dal cielo al mare: ecco il waterfront visto dalla famosa Lisca Bianca, e i tour in barca tra grotte e ninfei. Se poi si vuole andare ancora più giù, a Palazzo Santamarina c’è un bunker trasformato in Spa; e saranno sold out (come al solito) in un soffio i percorsi nei qanat arabi.
Andar per musei-gioiello: ecco le Stanze al Genio con la collezione da 5000 formelle di ceramica; la collezione di abiti di Raffaello Piraino; persino il Museo del Risorgimento, chiuso da troppo tempo, con una visita esclusiva del suo direttore Salvatore Savoia, che sarà anche la “voce” narrativa del Castello a Mare, a fianco dell’archeologa Elena Pizzino. A proposito di visite, Palazzo Abatellis propone un itinerario importante dedicato a Santa Rosalia. E come non affidarsi a guide appassionate: Pierfrancesco Palazzotto per il Museo Diocesano, Caterina Greco per il Salinas, che verrà “rivoltato” alla ricerca dei suoi dei e dee; e – ovviamente nell’ultimo weekend per le feste dei Morti – il “mummiologo” Dario Piombino Mascali guiderà alla cripta dei Cappuccini. Infine, tre laboratori per “mettere le mani in pasta”: con il decano dei ceramisti, Nino Parrucca; con la scuola di artigiani-artisti del vetro guidati da Calogero Zuppardo; negli atelier di cucito della Sartoria Sociale per scoprire come il riciclo può divenire etico, e a Isola delle Femmine con i Colori del Sole a imparare l’arte della serigrafia su tessuto.
MOSTRE E VISITE TEATRALIZZATE. Due le mostre inserite nel programma del festival: la grande esposizione immersiva su Banksy, in esclusiva per la Sicilia, che trasformerà Palazzo Trinacria, sede della Fondazione Pietro Barbaro, in uno spazio multimediale per scoprire il mondo dell’artista più controverso e sovversivo del momento. Inside Banksy Unauthorized Exhibition sarà un racconto di immagini, suoni e musiche, che per 35 minuti, catapulteranno nei vicoli underground di Bristol. E il lavoro che il sivigliano Miki Leal sta conducendo all’Istituto Cervantes, nel cuore della Vucciria, seguendo le suggestioni del viaggio di Goethe in Italia, e l’inventiva eclettica di Carlo Mollino.
Non teatro ma visite teatralizzate, immersioni narrative suggerite dai luoghi: a partire dai cult del festival: Stefania Blandeburgo ritornerà nella Cripta delle Repentite per trasformarsi nell’ultima cortigiana amata dal vicerè; poi al rifugio antiaereo sotto la biblioteca regionale negli stracci neri di Margheritina, la vedova del poeta Peppe Schiera; e a Villa Pottino per l’ironica e sulfurea zia Mimmi. A Palazzo Villafranca un cunto farà rivivere le nobildonne della dimora, Oria Maria Amelia "Sonia" Ortúzar Ovalle de Olivares e la figlia, la ribelle Topazia, moglie di Fosco Maraini e madre di Dacia, colei che fece rinascere la cantina Duca di Salaparuta. Da un’idea di Italia Messina, testo di Francesca Picciurro che lo reciterà con Laura Longo e Marzia Cillari. La stessa Picciurro interpreterà i versi civili e di denuncia di Roberto Trapani della Petina al Giardino della Concordia. A Villa del Pigno le visite si chiuderanno con recital classici di piano, uno diverso per ciascun weekend; al Museo delle Marionette, cinque diversi capitoli della Chanson, ma anche un Pinocchio molto molto monello. E sarà il Museo del Risorgimento ad ospitare i “fantasmi” di Garibaldi e dell’abate Vella, autore della famosa “impostura” narrata da Sciascia.
I LUOGHI DEL GUSTO. Un programma saporito, divertente, attento al territorio: dei frutti tropicali si è già detto lo scorso anno e ritornano goliardici; e così anche la birra spillata dai monaci di San Martino delle Scale e le immersioni profumate nel caffè di Morettino; sulle etichette tonde e panciute delle conserve create dalle Cuoche Combattenti si legge la loro voglia di rivalsa da abusi e prevaricazioni, ve lo racconteranno al Boccone del Povero (uno dei luoghi che quest’anno saranno da scoprire). E un aperitivo che vi farà sentire un cortigiano (o una dama) a pochi passi dalla Cattedrale lo offrirà Palazzo Asmundo. Il vino, invece, fa storia a sé: dalla secolare bottaia delle Cantine Duca di Salaparuta, al Marsala degustato tra crinoline e merletti ascoltando i racconti (e i fantasmi) dei Whitaker, a due degustazioni guidate per veri winelovers, condotte da Cantine Pellegrino e Principi di Spadafora durante Wine Sicily.
IL PROGRAMMA KIDS. Un mini cartellone nel cartellone di sette appuntamenti per i piccoli spettatori a cui è di solito dedicato il venerdì, giorno in cui al festival sono protagoniste le scuole. Questi appuntamenti saranno invece sabato e soprattutto domenica, laboratori-gioco per sollecitare curiosità e creatività. I bambini si lanceranno sulle tracce disseminate dai mini detective Paco e Mela creati Silvia Messina e Martina Brancato per la serie di libri per bambini pubblicata da Kalòs; oppure ascolteranno le storie dei loro coetanei di un secolo fa dalla giornalista Alessia Franco che li condurrà anche con delicatezza a comprendere i morti per mafia nel mausoleo della Questura; e ancora, i laboratori di pupi del museo Pasqualino, il trekking con i genitori alla scoperta di Montepellegrino o sulle tracce di un Cappuccetto Rosso molto mediterraneo che si perde nel bosco di Ficuzza.
LE PASSEGGIATE. Condotte da botanici, urbanisti, giornalisti, storici, sono una delle anime più seguite del festival. Sono ottanta, alcune replicate più volte, tante vengono proprio richieste ogni anno dagli appassionati che si mettono sulle tracce di personaggi, stili, figure. Dai Florio nella Palermo della Belle Epoque, alla città normanna, dagli aneddoti legati ai vicoli agli spunti dati dai set. Dentro e fuori le “mura”, di giorno e di notte, all’alba e al tramonto, dalla Palermo araba, alle orme impresse dei gattopardi, cercando Goethe o cercando un fiume sotterraneo, persino adocchiando un bosco dimenticato ai margini della Conca d’Oro; cercando le periferie che faticosamente rinascono (dallo Zen allo Sperone, quartieri da rileggere in controluce); tuffandosi nella Mondello Liberty delle ville eleganti, nel Parco della Favorita che è una sorpresa. Tante passeggiate in collina, tra ruscelli e cascate, sentieri e mulattiere, per scoprire che i dintorni della città (anche in prossimità) sono straordinari. Per approfondire e prenotare: www.leviedeitesori.com.
I FUORI PORTA. Immediate vicinanze o magari un po’ più lontano, ma ci si ritroverà immersi in una natura rigogliosa, di notte in un borgo pastello, sospesi nel vuoto tra le cime. Le esperienze fuori porta del festival a Cala Rossa a Terrasini, per miscelare sapientemente trekking e snorkeling; a Porticello in barca a vela, ma si potrà anche immergersi con i sub esperti; visitare il parco storico di Villa Filangeri a Santa Flavia, o inerpicarsi a Pizzo Cannita dove fu scoperto un “giacimento” di ossa di ippopotami, elefanti e leoni oggi esposti al Gemmellaro; o, bussola alla mano, vi spiegheranno come NON perdersi a Monte Catalfano; nervi d’acciaio serviranno per la zipline tra le valli delle Madonie, appesi a una teleferica. Nel colorato mondo fantastico di Borgo Parrini si andrà di sera guidati dal suo ideatore Giuseppe Gaglio;
CARINI, TERZA EDIZIONE. Il percorso tra gli organi monumentali
Le Vie dei Tesori ritorna a Carini con numeri molto alti, l’anno scorso ha infatti superato di parecchio le tremila presenze in tre weekend. Da sabato 7 ottobre e fino a domenica 22 (sempre sabato e domenica) si potranno visitare chiese solitamente non aperte, scoprire le storie del famoso Castello della baronessa, ma anche entrare nell’Oratorio dei “33” dove si verrà accolti dai confrati in abito tradizionale; e seguire un particolarissimo percorso attraverso gli organi monumentali Carini ne possiede ben quattro, tre dei quali perfettamente funzionanti: dallo strumento seicentesco della chiesa del Carmine costruito da Antonino La Valle (1572-1645); all’organo cinquecentesco dell’oratorio Serpottiano del SS. Sacramento, a quello della Chiesa Madre costruito dal palermitano Giacinto Micales-Lugaro nel 1911; fino all’organo ottocentesco nella chiesa di San Vincenzo Ferreri che riproduce il suono di un’intera banda, e fu costruito da Francesco La Grassa (1802-1867). Un organista e musicologo mostrerà il funzionamento degli strumenti, ne racconterà la storia e farà ascoltare pezzi di Bach, Mozart, Franck e Morricone. E se si avesse voglia di qualcosa di dolce, ecco pronto uno showcooking di biscotti di San Martino, profondamente diversi da quelli palermitani seppure si tratta di pochi chilometri di distanza.
Ecco quindi il programma: si parte dagli oratori che qui sono tutti un merletto di stucco: si rimane abbagliati dal Santissimo Sacramento, oppure dai preziosismi rococò e i festoni dorati della chiesa degli Agonizzanti, vero colpo d’occhio; dalle balconate di ferro da cui si affacciavano le monache domenicane di clausura su San Vincenzo. Sempre nel segno dei baroni La Grua, si visiterà anche l’ex convento dei Carmelitani dove sono sia la Biblioteca che il museo civico con l’Archivio dello spettacolo mediterraneo. Poco lontano ecco la catacomba paleocristiana di Villagrazia, il cimitero sotterraneo più esteso della Sicilia occidentale.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it.
Alle utenze cittadine ricadenti nei quartieri di: Tommaso Natale e Sferracavallo, Partanna Mondello, Arenella Vergine Maria , Montepellegrino, Borgonuovo – San Giovanni Apostolo, Resuttana – San Lorenzo (per la parte non ancora servita dal porta a porta) si ricorda che da oggi, 2 ottobre, è possibile, in maniera diretta, ritirare in via Calcante 14, presso un front-office gestito dalla ditta SEDEN SRL, il proprio Kit domestico composto da n. 4 mastelli da 30 lt.
Il servizio di front – office è esclusivamente dedicato agli utenti residenti in abitazione singola o bifamiliare e sarà aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.
Per la consegna del Kit presso il front – office è d’obbligo esibire il documento di riconoscimento.
In merito alla distribuzione porta a porta iniziata la scorsa settimana Vi informiamo che la ditta Seden SRL sta intervenendo nelle vie ricadenti nel quartiere di Sferracavallo/Tommaso Natale per passare successivamente, presumibilmente la prossima settimana, a Partanna/Mondello alla consegna di Kit domestici a mastelli (abitazione singola o bifamiliare), di Kit condominiali (da 3 a 8 famiglie) e Kit per Utenze non domestiche (UND food e no Food).
In allegato il volantino formato A5 che, durante le consegne a domicilio, viene lasciato ai soli utenti non trovati al proprio indirizzo ed ai quali, quindi, non è stato possibile consegnare il kit.
Nel volantino stesso è prevista una sezione dove l’utente può compilare le proprie generalità (Nome, Cognome, Codice Fiscale, Indirizzo e numero di telefono) per inviarla all’indirizzo e-mail KITpalermo@sedensrl.it; in alternativa può anche contattare la segreteria digitale al n. tel 378.3028102 per comunicare i predetti dati.
NOTIZIE UTILI PER IL CITTADINO residente nei quartieri dal 18 al 25:
- La distribuzione è in corso e avverrà secondo il seguente ordine di zone di consegna: Prima zona: Tommaso Natale - Sferracavallo (quartiere 21); Seconda zona: Partanna Mondello (quartiere 22); terza zona Arenella – Vergine Maria (quartiere 25); Quarta zona Montepellegrino (quartiere 24); Quinta zona Borgonuovo (quartiere 18); Sesta zona Cruillas – San Giovanni Apostolo (quartiere 19); Settima zona Resuttana – San Lorenzo (quartiere 20) non ancora servita da PAP; Ottava zona Pallavicino (quartiere 23).
- La distribuzione nelle singole vie verrà sempre preavvisata con l'affissione di locandine formato A4 in prossimità dei civici delle abitazioni e comunque in ogni via.
Quindi i cittadini sapranno in anticipo quando la distribuzione sta per avviarsi nella propria via.
- Gli operatori, dopo l’affissione della locandina, passeranno nelle vie avvisate per la consegna dei kit e lasceranno nella cassetta della posta il volantino A5 (allegato in questa comunicazione) a tutti i cittadini non presenti al domicilio e che non avranno ritirato il proprio kit.
Solo a questo punto, gli utenti che avranno ricevuto il volantino, potranno usare i contatti indicati per richiedere istruzioni sul ritiro del proprio kit.
-Alle abitazioni singole o bifamiliari spettano i kit composti da n. 4 mastelli da 30 lt.
Solo gli utenti appartenenti a questa categoria potranno ritirare il proprio kit anche al punto fisso di via Calcante, 14, senza attendere la consegna a domicilio.
- Alle palazzine o piccoli condomini da 3 ad 8 famiglie, spetterà un singolo kit per l'intero comprensorio composto da n. 4 contenitori carrellati da 120 lt.
- Ai condomini da 9 a 60 famiglie e oltre, spetterà un singolo kit composto in relazione alla grandezza del condominio stesso.
Per questa tipologia di abitazioni, si invitano gli Amministratori dei condomini siti nelle zone interessate dalla distribuzione, ad inoltrare i propri riferimenti ai contatti presenti nel volantino allegato così da poter organizzare la consegna dei kit quanto prima.
- Alle utenze commerciali i kit verranno distribuiti sempre porta a porta come quelle domestiche e verranno assegnati in funzione della tipologia dell'utenza stessa; se food (n. 4 contenitori carrellati, due da 360 l. e due da 240 l. e n.1 mastelli da 30 lt), se no-food (n. 2 contenitori carrellati da 360 l. e n.1 mastello da 30 l.).