Tre giovani ritornano in Sicilia e riportano in vita il ristorante più antico di Catania

"È finita l'epoca in cui per avere successo bisogna abbandonare il Sud, oggi il futuro è qui"

Il 12 settembre Michele Smantello, Luigi Sutera e Giorgio Carlisi, tre amici originari di Nicosia appena trentenni, apriranno le porte di Ménage. Il nuovo ristorante nasce in un palazzo storico che ospitò il primo bistrot della città e vuole essere un omaggio alla ruggente Catania degli anni venti. Una nuova apertura dall'atmosfera bohemien, con un divertente cocktail bar e una ricercata cantina, tra conturbanti affreschi liberty e un menù pensato per esaltare il piacere della carne.

Michele Smantello, Luigi Sutera e Giorgio Carlisi sono i tre volti dietro Ménage, il nuovo ristorante e cocktail bar nel centro storico di Catania che aprirà il 12 settembre e si ispira ai ruggenti anni venti. I tre soci sono giovanissimi e hanno le idee molto chiare: "Abbiamo puntato tutto sulle nostre passioni e sulla voglia di fare qualcosa di bello nella nostra terra - raccontano - è finita l'epoca in cui per avere successo dovevi emigrare e restare tutta la vita lontano da casa. Adesso il futuro è qui. Viaggiare e fare esperienze all'estero è importantissimo, ma bisogna tornare, credere nelle proprie idee e investire in quest'isola."

Michele è il sommelier, con un passato tra i vini di lusso di ristoranti stellati e fine dining tra Australia e Londra; Luigi è il maestro dei cocktail, che dopo aver studiato e lavorato a Barcellona è pronto per gestire un bancone di alto livello, Giorgio, lo chef, con esperienze importanti a Saint Tropez e un percorso di studi all'Alma, gioca con i sapori e i piaceri della vita. Tre amici, uniti dalla voglia di fare: "abbiamo messo insieme tutte le nostre forze e le nostre competenze - raccontano - fino a qualche mese fa tutto questo sembrava solo un sogno, oggi grazie al sostegno di tanti professionisti stiamo aprendo il nostro ristorante, nella nostra Sicilia."

Ménage sorge in una location super affascinante, un palazzo in stile liberty, che ospitò il primo ristorante della città, un luogo dove si incontravano attori, ballerine e cantanti dopo essersi esibiti al vicino Teatro Bellini, ma dove abitualmente cenavano anche i giocatori della locale squadra di calcio. L'antico ristorante si chiamava "Da Turi Finocchiaro" ed era molto amato anche da notabili e nobildonne della città.

Ménage è caratterizzato dalla presenza di tre anime, ma un'unica visione: un ristorante, una cantina e un lounge bar, in equilibrio perfetto tra sensualità e gusto, il concept brand del ristorante è stato creato dal team di La Cook Agency, studio di comunicazione specializzato in Food Marketing.

"Volevamo un posto dove lavorare e mettere a frutto le nostre competenze ma anche divertirci -raccontano i tre soci - siamo tutti e tre molto giovani e alla nostra età il divertimento è fondamentale, guardando gli affreschi alle pareti e immaginando l'aria libertina di quegli anni, ricreare un luogo dove i piacerti della vita fossero al primo posto ci è sembrata la direzione da seguire."

Ed effettivamente tra travi poderose e sculture lignee di ninfe ammiccanti, spiccano due affreschi del 1930, ad opera del pittore Giuseppe Barone, ancora oggi in grado di evocare suggestioni potentissime. Da un lato, Bacco e il dio Pan intenti a godersi i piaceri della vita in un sensuale baccanale. Dall’altro, il riposo di Diana in un sereno contesto bucolico. Eros e purezza, passione e calma: un contrasto che ha ispirato i tre giovani, che hanno voluto riportare queste suggestioni nell’atmosfera sensuale e giocosa del ristorante, dove ogni dettaglio, dall'arredo alle proposte food and beverage, sa stuzzicare la fantasia.

Ménage è un’esperienza che punta a coinvolgere tutti i sensi. Al piano terra, il ristorante offre una cucina stuzzicante e contemporanea che abbraccia il fuoco. In arrivo nelle prossime settimane anche un menù degustazione interamente dedicato al "fire dining", dove la brace sarà protagonista ed esalterà il piacere della carne. Salendo le scale si arriva invece al lounge bar, un luogo che invita alla scoperta e al piacere. Qui Luigi ha creato una carta di signature cocktail accompagnati da golose tapas che esaltano ogni sorso.

Con la sua posizione centrale e l’effetto WOW della sala al primo piano, Ménage si candida a diventare il nuovo punto di riferimento per la movida catanese. Un locale che stimola la curiosità e spinge a tornare, grazie alla sua offerta gastronomica di qualità e a un’atmosfera ricercata e informale. Un luogo dove la sensualità del mito si riflette in un'esperienza di gusto.

Ménage

Cellar/ Restaurant/ Lounge

Via Euplio Reina, 13

Catania

Per info e prenotazioni

https://www.menagelounge.it/

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TOUR MONDIALE AMERIGO VESPUCCI

Nave Amerigo Vespucci, storico veliero e Nave Scuola della Marina Militare, è arrivata nell’arcipelago delle Filippine a Manila, 23^ tappa del Tour Mondiale, dopo la sosta a Tokyo, percorrendo quasi 2.000 miglia in 15 giorni di navigazione.

Si tratta della prima visita della nave nella capitale delle Filippine. Ad accogliere Nave Amerigo Vespucci in porto a Manila, l’Ambasciatore d’Italia a Manila S.E. Davide Giglio e autorità rappresentanti della Marina Militare delle Filippine.

Anche a Manila migliaia di visitatori si sono iscritti per salire a bordo del Vespucci.

L’Amerigo Vespucci, custode delle più antiche tradizioni navali e marinare da oltre novant’anni - è uno dei simboli più conosciuti dell’Italia nel mondo. L’iniziativa del “Tour Mondiale” Vespucci, fortemente voluta dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, coniuga la tradizionale attività formativa degli allievi Ufficiali e la promozione delle eccellenze del Made in Italy. Il Vespucci è l’emblema della Marina Militare e dell’Italia stessa: nel solco delle tradizioni marinare, negli anni ha contribuito alla crescita del prestigio del Paese.

 

La nave è partita il 1° luglio 2023 dal Porto di Genova per compiere il giro del mondo della durata di circa 2 anni e porta con sé la cultura, la storia, l’innovazione, la scienza, la ricerca, la tecnologia, che fanno dell’Italia un grandissimo Paese, apprezzato da tutto il mondo. 

MUSEO DELLE MARIONETTE

La settimana del Museo delle Marionette inizierà… domani, domenica 15 settembre a Messina!

Alle 21, al Cortile Palazzo dei Leoni, nell’ambito del Cortile Teatro festival andrà in scena Mutu cu sapi ‘u jocu fortunatissimo spettacolo di e con Giuseppe Provinzano, coprodotto dal Museo delle Marionette e parte di una trilogia sul patrimonio drammaturgico di Giuseppe Pitrè.

Mutu cu sapi u jocu è una performance multidisciplinare tra narrazione e danza contemporanea, dove a Ferrazzano, personaggio dell’opera di Pitrè, è dato il compito di condurre lo spettatore nel mondo degli antichi giochi di strada. Un esperimento multidisciplinare che trova le sue radici drammaturgiche nella raccolta dei giochi fanciulleschi di Giuseppe Pitrè: un testo che racconta regole, dinamiche e curiosità delle attività dei bambini di una volta, conquistando spazi non convenzionali.

Venerdì 20 settembre alle 21 e sabato 21 settembre alle 10, stavolta a Novara di Sicilia, a Piazza Duomo, nell’ambito di Nov’Aria Festival ecco un nuovo appuntamento con Giuseppe Provinzano e il suo Ferrazzano.

Uno spettacolo che è a tutti gli effetti un esperimento scenico: nell’opera del Pitrè, Ferrazzano è l’alter ego scaltro di Giufà al quale l’etnologo palermitano ha dedicato diverse storie. Ferrazzano si presenta in tutta la potenza narrativa e performativa. Un personaggio denso capace di raccontare tutto e il contrario di tutto, in un meccanismo aperto che si modifica di giorno in giorno. Settimana europea della mobilità, le iniziative del Museo Pasqualino

Anche il Museo Pasqualino aderisce alla Settimana europea della mobilità, istituita dalla Commissione Europea dal 2002, per promuovere la mobilità urbana sostenibile. Da sempre attento a incentivare cultura e mobilità sostenibile, dal 16 al 22 settembre, il Museo delle Marionette premierà i visitatori che lo raggiungeranno in maniera sostenibile attraverso un esclusivo biglietto di ingresso.

Si potrà scegliere tra la visita al prezzo ridotto di 3 euro invece che 5 euro o la combinazione visita più spettacolo dell'opera dei pupi usufruendo del biglietto ridotto di 8 euro anziché 10 euro.

Avranno diritto alla riduzione dell'autobus Amat, valido nel giorno di convalida, i titolari di abbonamento Amat, chi raggiungerà il Museo in bicicletta (anche elettrica), con motorino o monopattino elettrico, anche a noleggio, mostrando la ricevuta valida per il giorno.

Ma non è finita qui: tra i visitatori green saranno inoltre messi in palio alcuni biglietti di ingresso ridotto per Teatro al Museo, la rassegna di teatro di immagine per bambini e ragazzi.

Tornano gli spettacoli di opera dei pupi, magia quotidiana del Museo

Hanno aspettato trepidanti il ritorno in scena e ora eccoli tornati, pupi, protagonisti degli spettacoli quotidiani del Museo delle Marionette.

Pronti a riabbracciare grandi e piccoli, turisti, viaggiatori e habitué di una magia a cui non ci si abitua mai!

Ecco dunque tornare in scena, ogni lunedì alle 11 e da martedì a sabato alle, alle 17, Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi e tantissimi altri personaggi. Sempre in Sala teatro con episodi tratti dall’intramontabile Storia dei paladini di Francia di Giusto Lo Dico.

FEMMINICIDIO E NARCISISMO PATOLOGICO

Quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose

A Roma premiati i 20 coautori del Saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico…”, quale reale strumento contro la violenza sulle donne, all’interno della “III Edizione del Premio Internazionale San Giovanni Paolo II - Gran Galà per la Pace” tenuto a Palazzo Valentini

 

Ieri, lunedì 16 settembre, con inizio alle ore 17:00, presso l'Aula Consiliare “Giorgio Fregosi” di Palazzo Valentini, si è tenuta la III Edizione del prestigioso Premio Internazionale San Giovanni Paolo II – Gran Galà per la Pace, ideato e promosso da Nino Capobianco. Il premio celebra e riconosce l'impegno attivo di personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, delle scienze, dello sport e dell’informazione.

Presidente Onorario del premio è Franco Nero, premiato nell’edizione del 2023, la madrina Alessandra Canale; hanno condotto l’evento Margherita Frappa e Nino Capobianco.

 

Tra i premiati i 20 coautori del Saggio "Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose” ideato e curato dallo psicologo e criminologo palermitano Andrea Giostra che vede la collaborazione di diversi professionisti che si occupano di contrastare la violenza di genere e di 12 donne che raccontano le loro storie di vittime di relazioni problematiche e pericolose: Il Professor Girolamo Lo Verso, noto psicoterapeuta e full professor f.r. di psicoterapia presso Unipa; i giuristi avvocati Andrea Giovanni Cartella, Federica Colletta, Rosa Maria Sciortino e Luigi Spinosa; l’avvocato Francesca Romana Fragale, noto avvocato penalista romano e presidente dell’Accademia Italiana d’Arte e Letteratura; la Dottoressa Viviana Canova, coordinatore-responsabile di Case Rifugio per Donne che hanno subito abusi e maltrattamenti; e le 12 donne che nel Saggio raccontano le loro terribili esperienze con narcisisti patologici: Anna Camilleri, Gabriella Canfarotta, Daniela Cavallini, Ilaria Cerioli, Bia Cusumano, Aurora d’Errico, Anna Maria Esposito, Emanuela Marra, Francesca Viola Mazzoni, Erica Muraca, Mariateresa Rotola, Valeria Tufariello.

Un nutrito gruppo di coautori del Saggio ha presenziato a Roma alla consegna del Premio al curatore Andrea Giostra, che quale motivazione recita: «Per avere ideato e scritto, insieme ad altri 19 coautori, il Saggio dal titolo "Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose", reso fruibile gratuitamente online a tutte le donne e a tutti i lettori; libro considerato della commissione opera di corretta informazione e di reale aiuto alle donne vittime di abusi e maltrattamenti, e di contrasto alla violenza e al femminicidio.»

 

Una copia del Saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose” è stata donata a tutti i premiati come simbolo del loro impegno a fare fronte unico nel dire no alla violenza contro le donne.

Il Saggio è scaricabile gratuitamente dal portale dedicato alla salute e benessere femminile: www.4WomanHealth.com; e da tantissimi altri portali e pagine social che si trovano facilmente online.

 

L’evento, arrivato alla terza edizione, vuole essere un omaggio a San Giovanni Paolo II. Il riconoscimento, dedicato al Santo che ha fatto della pace il valore fondante dell'umanità, premia coloro che, attraverso il loro lavoro e le loro opere, contribuiscono a costruire un mondo più giusto e solidale. Il Premio Internazionale San Giovanni Paolo II – Gran Galà per la Pace è strettamente legato al progetto A.MA.MI., lanciato nel 2018 per combattere il femminicidio e ogni forma di violenza.

 

Le categorie premiate e i premiati:

Cinque le categorie per le quali sono stati assegnati i premi.

Arte: Simona D' Angelo, Giusy D’Arrigo, Natalia Simonova, Elena Tomei, Dominika Zamara.

Benessere, Salute e Scienza: Daniela de Feo, Gianluca Franceschini.

Cultura e Informazione: Nello de Martino, Feliciana Di Spirito, Andrea Giostra, George Labrinopoulus, Maria Luisa Lo Monte, Francesco Pionati.

Istituzioni: Maria Berardi, Fabio Capolei, Paolo Coscione, Margherita Frappa, Don Sergio Mercanzin, Mario de Sclavis, Alberto Di Gianfelice, Andrea Monaldi, Suor Paola, Nicola Pinto, Renata Polverini, Stefania Proietti, Fabrizio Santori, Matilde Siracusano, Pina Stabile, Valeria Toppetti.

Spettacolo e Sport: Raffaello Balzo, Maria Grazia Cucinotta, Enio Drovandi, Daniela Fazzolari, Michele Gammino, Carmela Mascio, Pascal Persiano, Valeria Pipoli, Riccardo Scamarcio, Emanuela Tittocchia, Miriana Trevisan, Benito Urgu, Massimiliano Varrese

 

A ciascuno dei premiati è stata consegnata un'opera unica in edizione limitata e protetta, realizzata dallo scultore internazionale Gabriele Giardini.

 

Una serata che è stata ricca di emozioni, arricchita dalla presenza della Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale. Inoltre, i premiati hanno condiviso aneddoti e storie personali legate alla figura di San Giovanni Paolo II, molte delle quali, inedite e divertenti.

TURANDOT

L’omaggio a Giacomo Puccini, nel centenario della morte, riporta sabato 21 settembre alle 20:00 al Teatro Massimo di Palermo un nuovo allestimento di Turandot, dramma lirico in tre atti e cinque quadri, nella prima versione integrale del finale dell’opera ultimata da Franco Alfano alla morte del compositore. La regia è firmata da Alessandro Talevi,apprezzato per il suo stile inventivo e fantasioso mentre sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo sale il maestro Carlo Goldstein. Coro e Coro di voci bianche del Teatro Massimo sono diretti dal maestro Salvatore Punturo. 

Il cast vede il ritorno da protagonista del soprano Ewa Płonka, che il pubblico del Teatro Massimo ha molto amato nel ruolo di Abigaille in Nabucco; accanto a lei in alternanza un’altra Ewa polacca, Ewa Vesin. Ad interpretare il principe Calaf e l’aria diventata icona del melodramma italiano nel mondo (Nessun dorma…) è il tenore Martin Muehle, apprezzato, oltre che per l’abilità vocale, per l’intensità drammatica delle sue interpretazioni, e nel cast alternativo è Angelo Villari. Accanto a loro, nei panni della dolce Liù, vi saranno l’armena Juliana Grigoryan, tra i soprani più ricercati del momento, e la palermitana Jessica Nuccio, che torna in un nuovo ruolo pucciniano dopo Bohème. Debuttano come Timur due tra le più belle giovani voci di basso: Giorgi Manoshvili, che al Teatro Massimo ha trionfato come Gremin in Evgenij Onegin un anno fa, e Jerzy Butryn. Completano il cast Alessio Arduini (Ping), Matteo Mezzaro (Pong e Principe di Persia), Blagoj Nacoski (Pang), Luciano Roberti (Mandarino), Cristiano Olivieri (l’imperatore Altoum) e le ancelle affidate a Gabriella Barresi / Cecilia Galbo e Lorena Scarlata / Maria Luisa Aleccia. Regista assistente Anna Maria Bruzzese. Scene e costumi di Anna Bonomelli, luci di Marco Giusti. Maestro d’armi Ran Arthur Braun. Assistente ai costumi Angelica Forni. Repliche fino al 29 settembre.

Ispirata all’omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi, l’opera, che nel libretto di Adami e Simoni è ambientata in Cina, racconta la vicenda della bella e crudele principessa Turandot. Chiunque voglia sposarla dovrà provare a risolvere tre enigmi che racchiudono il mistero e il rancore della principessa per la violenza subita dalla sua antenata Lo-u-ling che rivive in lei. I malcapitati pretendenti, che uno dopo l’altro falliscono la prova vengono giustiziati senza alcuna pietà fino all’arrivo del principe Calaf, che non solo risolve gli enigmi ma, grazie al sacrificio della schiava Liù che si suicida pur di non tradire il suo segreto, riesce a infrangere il cuore di ghiaccio di Turandot con la forza più grande e misteriosa che esista: l’amore. Puccini compone Turandot unendo a un linguaggio musicale moderno la struttura della grande tradizione ottocentesca dell’opera italiana, ma muore prima di completare la composizione che viene affidata a Franco Alfano, che all’epoca aveva già scritto opere di successo come Risurrezione (1904) e La leggenda di Sakuntala (1921) e che poi a inizio degli anni Quaranta fu sovrintendente del Teatro Massimo. Turandot sarà eseguita per la prima volta al Teatro alla Scala nel 1926 con la direzione di Toscanini che però ferma l’esecuzione lì dove Puccini si era fermato prima di morire e in seguito eseguirà il finale di Alfano in una versione ridotta che si è poi imposta nell’uso comune. 

Il nuovo allestimento del Teatro Massimo propone invece la prima versione integrale con l’ultimo duetto e il finale di Franco Alfano. Il regista Alessandro Talevi ambienta l’opera in “una dimensione fuori dal tempo, con rimandi antichi e moderni, nei costumi e nella scena, e abbraccia genericamente il concetto di Oriente per rendere universale una favola di mille anni fa, intrisa di violenza e riscatto, ma ancora oggi attuale … Analizzando i tre enigmi – aggiunge -si capisce la psicologia di Turandot, sono i simboli della sua vita, raccontano la sua crescita dall’infanzia fino a questa maturità cattiva, e spiegano perché lei si identifica così tanto e così ferocemente con la sua ava Lo-u-ling: la mia idea è che lei ha avuto un’esperienza simile nella sua adolescenza, o forse anche prima, ha vissuto anche lei in qualche modo l’esperienza della violenza da parte di uno o più uomini. Perché Lo-u-ling, la principessa morta secoli prima e che Turandot idolatra, si intuisce che non è stata solo uccisa da un invasore, ma anche violentata, stuprata”. E a proposito del tormentato finale lasciato incompiuto da Puccini e delle varie versioni scritte dopo la sua morte, conclude – “secondo me il finale integrale di Alfano è l’unico in grado di rendere l’idea di cosa Puccini probabilmente avrebbe voluto realizzare. È l’unico epilogo che rende plausibile la trasformazione di Turandot, in poche battute, da principessa di morte in donna innamorata ”. 

Turandot sarà in scena dal 21 al 29 settembre ma, come consuetudine del Teatro Massimo, la prova generale dell’opera in programma venerdì 20 settembre alle ore 18:30 è aperta al pubblico per uno scopo benefico a favore stavolta della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. I biglietti sono in vendita all’AIRC di Palermo (com.sicilia@airc.it – 0916110340; 091329264) o presso la biglietteria del Teatro Massimo.

Il debutto dell’opera è preceduto anche da un altro appuntamento di rilievo dedicato alla memoria di Puccini. Sabato 21 settembre alle ore 17:30 nella Sala ONU del Teatro Massimo Giovanni Gavazzeni, critico musicale e musicologo, e Ilaria Grippaudo, ricercatrice di Storia della Musica dell’Università di Palermo, presentano il volume di Gianandrea Gavazzeni La minuziosa verità. Scritti su Giacomo Puccini (a cura di Giovanni Gavazzeni), Edizioni Pendragon. Gianandrea Gavazzeni, direttore d’orchestra, celebre e apprezzato interprete della vitalità, dell’originalità e della modernità dell’universo pucciniano, ha dedicato a Puccini saggi critici e memorie artistiche, cogliendone aspetti nascosti e offrendo intuizioni interpretative che risultano, ancor oggi, straordinariamente felici. Così le partiture di Tosca, Bohème, Madama Butterfly, Manon, Turandot, La fanciulla del West… diventano materia di analisi in brevi e illuminanti scritti e, al contempo, argomento di riflessione su tutti gli aspetti dello spettacolo operistico. La presentazione, nel giorno della prima di Turandot, ricorda che l’ultima opera di Puccini fu uno dei tanti titoli diretti da Gianandrea Gavazzeni al Teatro Massimo di Palermo nell’arco di più di quarant’anni: un percorso ricchissimo e indimenticabile che spazia da Mozart e Rossini fino al Novecento. 

Altro immancabile appuntamento in programma, domenica 29 settembre alle 18:30, è conBambini all’Opera, il laboratorio dedicato ai più piccoli (6-10 anni) che si svolge nella Sala Stemmi del Teatro Massimo mentre in Sala Grande è in scena lo spettacolo. L’ideazione e la cura sono di Francesca Cosentino che, con le animazioni teatrali di Gisella Vitrano, gli interventi cantati di Sonia Sala e le illustrazioni di Giuseppe Lo Bocchiaro racconta ai bambini la trama dell’opera, propone l’ascolto di alcuni brani, e al termine li conduce in Sala Grande per assistere ad alcuni momenti dello spettacolo e avvicinarli alla magia del teatro. Info e prenotazioni tel. 329 7260846.

I biglietti (da 18 a 165 euro) sono acquistabili presso la biglietteria di Piazza Verdi (aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 15.30, tel. +39 0916053580), su www.ticketone.it, o chiamando il Call Center +39 0918486000, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.00, per acquistare anche telefonicamente. Calendario delle recite: sabato 21 settembre, ore 20:00 (Turno Prime); domenica 22 settembre, ore 18:30 (Fuori abbonamento); martedì 24 settembre, ore 18:30 (Turno Scuola); mercoledì 25 settembre, ore 18:30 (Turno B); giovedì 26 settembre, ore 18:30 (Fuori abbonamento); venerdì 27 settembre, ore 18:30 (Turno C); sabato 28 settembre, ore 20:00 (fuori abbonamento); domenica 29 settembre, ore 18:30 (Turno D). 

VINEXPOSIUM

I «V d’Or», Business Awards di Vinexposium, ritornano nel 2025 dopo il successo della loro prima edizione nel 2024.

I V d’Or premiano l’innovazione e la performance delle attività del settore wine & spirits. I soggetti interessati a candidarsi hanno tempo fino al 27 ottobre per compilare la scheda online a questo indirizzo qui.

“I V d’Or sono l’espressione concreta del nostro impegno a favore di un settore mondiale dei vini e degli spirits sostenibile e responsabile, simbolo dell’eccellenza e della conservazione del nostro terroir per le generazioni future », commenta Rodolphe Lameyse, Direttore Generale di Vinexposium.

Le candidature sono gratuite e aperte a tutte le attività – produttori, marchi, associazioni, consorzi, agenzie, fornitori di materie secche e di servizi, etc. – in tutto il mondo.

La partecipazione ad eventi Vinexposium non è requisito per la candidatura.

I progetti presentati devono essere stati messi in opera, annunciati o avere ottenuto risultati significativi dopo il primo gennaio 2023.

I V d’Or sono selezionati a insindacabile giudizio della giuria, costituita da personalità del mondo dei vini e degli spirits.

I premiati vengono rivelati in occasione della Cerimonia dei V d’Or, il 9 febbraio 2025, alla vigilia di Wine Paris, in presenza di un parterre di leaders e di personalità influenti del settore.

Le quattro categorie dei V d’Or sono:

V d'Or del miglior progetto eco-responsabile: assegnato a un’associazione, un consorzio, un collettivo, un individuo, un’azienda, un marchio, una cantina o una distilleria che hanno proposto una o più soluzioni innovative per rispondere alle sfide ambientali incontrate dal settore wine & spirits;

V d’Or del miglior progetto per l’educazione e la trasmissione: assegnato un’associazione, un consorzio, un collettivo, un individuo, un’azienda, un marchio, una cantina o una distilleria che hanno proposto un programma o un dispositivo che favorisca il mentoring, l’istruzione e la trasmissione in seno al settore wine & spirits;

V d’Or della migliore strategia digitale: assegnato a un’associazione, un consorzio, un collettivo, un individuo, un’azienda, un marchio, una cantina o una distilleria e ricompensa la messa in atto di una strategia digitale performante in grado di raggiungere nuovi pubblici o di sviluppare nuovi marchi;

V d’Or della migliore strategia di lancio: assegnato a un marchio, una cantina o una distilleria che hanno proposto una strategia innovativa per il lancio di un nuovo prodotto rispondente all’evoluzione del gusto dei consumatori.

Per maggiori informazioni, visitare il sito V d’Or

V d’Or :

Il concorso «V d’Or» è gratuito e aperto a produttori, importatori, grossisti e dettaglianti di vino e spirits di qualsiasi dimensione, alle associazioni, alle agenzie di comunicazione e agli altri fornitori del settore. La partecipazione ad eventi Vinexposium non costituisce requisito per la candidatura.

VINEXPOSIUM :

Vinexposium mette insieme il settore del vino e degli spirits per l’ideazione di format di eventi diversificati e pertinenti, durante tutto l’anno, dappertutto nel mondo. Raccogliendo espositori e visitatori su 8 eventi nel corso dell’anno, Vinexposium è l’alleato dei professionisti e dedicato allo sviluppo commerciale del settore. Vinexposium, creating momentum.

TOUR MONDIALE NAVE VESPUCCI

Nave Amerigo Vespucci è in viaggio verso l’Australia. Il prossimo 3 ottobre raggiungerà, per la prima volta nella sua storia, la città di Darwin (Fort Hill Whalf, Port Cruise Ship Terminal) 24esima tappa del Tour Mondiale iniziato da Genova a luglio 2023. Nave Amerigo Vespucci e il Villaggio Italia sosteranno nella città di Darwin fino al 7 ottobre.

 

Nella tappa australiana lo storico veliero (93 anni di storia) emblema della Marina Militare e ambasciatore del Made in Italy nel mondo, sarà nuovamente affiancato dal Villaggio Italia, l’“Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale" delle eccellenze italiane che offre ai visitatori un'esperienza unica per conoscere la bellezza dell'Italia attraverso la sua arte, la sua cultura, la sua musica, il food, il cinema, la tecnologia e la ricerca scientifica affinché il giro del mondo di Nave Amerigo Vespucci sia, oltre che espressione unitaria dei valori dell'intera Nazione,  anche vetrina delle eccellenze e delle filiere italiane, un volano per l’economia e per la diffusione della cultura italiana. L’iniziativa “Tour Mondiale – Villaggio Italia”, fortemente voluta dal Ministro della Difesa del Governo Italiano Guido Crosetto, unisce infatti la tradizionale attività di addestramento degli Allievi Ufficiali della Marina Militare sulla Nave Scuola con la promozione delle eccellenze del Made in Italy nei principali porti raggiunti attraverso il “Villaggio Italia”.

 

La cerimonia inaugurale del Villaggio Italia a Darwin si terrà sabato 5 ottobre alle ore 10.30. Interverranno il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, l’Ambasciatore d’Italia in Australia Paolo Crudele, il Presidente di Difesa Servizi Gioacchino Alfano, la società in house del Ministero della Difesa che realizza e supporta tutte le fasi dell’iniziativa, il Capitano di Vascello Giuseppe Lai, Comandante di nave Amerigo Vespucci, autorità civili e militari australiane.

A rappresentare la Marina Militare l’Ammiraglio Ispettore Capo Pietro Covino.

 

A Darwin saranno presenti i paracadutisti del gruppo sportivo dell’Esercito Italiano che stenderanno nel cielo la Bandiera italiana e quella australiana e la Fanfara del 8° Reggimento Bersaglieri della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” che si esibirà per tutti e cinque i giorni di sosta, sia al Villaggio Italia che in giro per la città di Darwin.

 

Il Villaggio Italia di Darwin proporrà ai visitatori non solo le eccellenze italiane ma anche un incontro speciale all’insegna della solidarietà con “Lo Spirito di Stella”, il primo catamarano completamente accessibile impegnato nel tour mondiale nell’ambito del Progetto “WoW” – Wheels on Waves Ruote sulle Onde – Around The World 2023-2025. Il catamarano si ricongiungerà con Nave Amerigo Vespucci nelle acque australiane e sarà presente per tutta la durata della sosta.

 

“La sosta di Nave Amerigo Vespucci a Darwin rappresenta non solo un'occasione unica per promuovere le eccellenze italiane, ma anche un momento simbolico per condividere un messaggio di solidarietà e inclusione. Gli equipaggi del "Vespucci" e dello "Spirito di Stella" sono animati dalla stessa passione e navigano con determinazione gli stessi mari portando con orgoglio il tricolore e i nostri valori in giro per il mondo” ha dichiarato il Ministro della Difesa Guido Crosetto.

 

Il progetto “Wheels on Waves - Ruote sulle Onde”, nato da un’idea di Andrea Stella, fondatore e Presidente dell’Associazione “Lo Spirito di Stella” è promosso dal Ministero della Difesa, dallo Stato Maggiore della Difesa e da Difesa Servizi, ed è rivolto a militari e civili con disabilità che hanno riportato lesioni permanenti nell'assolvimento del servizio, i quali, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, cognitive o sensoriali, hanno la possibilità di vivere un’esperienza di mare e di vela unica con la missione di dimostrare che abbattere le barriere è possibile.

 

“Anche a Darwin un Villaggio Italia che esprime l’ingegno italiano, da Leonardo da Vinci a Marconi, la cui scoperta ha dato avvio all'attuale società moderna e che ricorderemo proprio in Australia in occasione del 150° anniversario dalla sua nascita.  A Darwin troveremo anche il catamarano lo Spirito di Stella con il progetto WoW, promosso anch'esso dal Ministero della difesa, quale iniziativa che, come le grandi iniziative a scopo sociale della storia, ci auguriamo inverta la rotta e disegni un nuovo percorso per un tema così importante come la disabilità e l’inclusione” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Difesa Servizi Dottor Luca Andreoli.

 

A Darwin sarà presente anche il Presidente di “Wheels on Waves” Manuel Bortuzzo, bronzo ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024.

WoW è un progetto che ha una valenza etica e solidale straordinaria; integra sport e resilienza per richiamare l’attenzione sui principi di inclusione e di pari opportunità e sulla necessità di abbattere le barriere fisiche e materiali ma anche mentali e culturali. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio morale del CONI e del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) ed è resa possibile anche grazie all’importante contributo degli sponsor che hanno condiviso pienamente gli obiettivi e gli altissimi valori morali ed etici dell’iniziativa.

 

Al villaggio Italia di Darwin inoltre sessioni di approfondimento sull’attività di ricerca dedicata agli ecosistemi marini in cui la Marina Militare e Nave Amerigo Vespucci è costantemente impegnata insieme all’Istituto Superiore di Sanità - ISS.

 

Tra le eccellenze a Darwin il cinema italiano in collaborazione con la Mostra Internazionale del Cinema della Biennale di Venezia, l’esposizione dell’opera “La David” dell’artista Jago, la mostra Italia Geniale realizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero della Difesa in collaborazione con ADI Design Museum dedicata al design italiano. La musica sarà protagonista grazie alla presenza della Fanfara del 8° Reggimento Bersaglieri della Brigata Bersaglieri “GARIBALDI” che suonerà dentro e fuori Villaggio Italia; al Maestro Umberto Clerici, direttore della Queensland Symphony Orchestra, che eseguirà un assolo sul Vespucci all’alba e al Villaggio Italia dirigerà 14 musicisti in un percorso alla scoperta della musica classica italiana e, infine, alla proiezione della docu-serie “Mano d’Opera” che racconta il dietro alle quinte di alcuni dei più grandi teatri d’opera italiani.

 

Il lavoro di ricerca dedicata agli ecosistemi marini che Nave Vespucci sta portando avanti durante il suo Tour in ambito accademico e universitario sarà al centro del workshop ecosistemi marini a confronto dal titolo “Vespucci incontra l’ecosistema marino” realizzato insieme al MAECI e all’Ambasciata italiana a Canberra e della mostra “Siamo Mare” dedicata alla bellezza dei mari italiani. Il Villaggio Italia di Darwin proporrà ai visitatori molti contenuti dedicati alle attività di protezione degli habitat marini e costieri, alle “aree marine protette” sulla salvaguardia delle bellezze ambientali ed artistiche sommerse, sulle attività di monitoraggio, prevenzione e contrasto dell’inquinamento marino.

 

Come nelle tappe di Los Angeles e Tokyo il Ministero del Turismo ed Enit saranno protagonisti al Villaggio Italia di Darwin con una serie di appuntamenti tra cui la conferenza dedicata al tema del “turismo di ritorno”.

 

All’ambizioso progetto del Governo Italiano “Tour Mondiale Vespucci – Villaggio Italia” partecipano oltre al Ministero della Difesa: la Presidenza del Consiglio dei Ministri – con il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare e il Ministro per lo Sport e i Giovani – il Ministero degli Affari Esteri e della

Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero della Cultura e il Ministero del Turismo.

Villaggio Italia Darwin - Programma attività dal 5 a lunedì 7 ottobre

 

Le visite a bordo di Nave Amerigo Vespucci

Da sabato 5 a lunedì 7 ottobre sarà possibile salire a bordo di Nave Amerigo Vespucci per conoscere da vicino il fascino della nave definita “la più bella del mondo”, custode delle più antiche tradizioni navali e marinare da oltre novant’anni ed emblema della Forza Armata italiana.

Le visite a bordo, totalmente gratuite, saranno disponibili nei seguenti giorni: sabato 5 ottobre dalle 15.00 alle 17.00; domenica 6 ottobre dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00; lunedì 7 ottobre dalle 9.00 alle 12.30. Le visite sono gratuite, per accedere è possibile prenotare il proprio ingresso sul sito https://tourvespucci.it/darwin-5-7-ottobre-2024/

Per la visita, si consiglia l’uso di calzature comode

 

Villaggio Italia

Sarà aperto sabato 5 ottobre dalle 15.00 alle 22.30, domenica 6 ottobre dalle 9.00 alle 22.00 e lunedì 7 ottobre dalle 9.00 alle 18.00.

L’ingresso al Villaggio Italia è gratuito e libero. Sul sito www.tourvespucci.it è possibile trovare maggiori info e riservare i propri posti per le attività in programma al Villaggio a numero chiuso.

Musica

La musica sarà una grande protagonista del Villaggio Italia. Tutti i giorni al Villaggio Italia o per le vie di Darwin sarà possibile assistere all’esibizione della Fanfara del 8° Reggimento Bersaglieri della Brigata Bersaglieri “GARIBALDI”: giovedì 3 suonerà in città a Darwin (Waterfront Square) e venerdì 4 ottobre alle 19.15 suonerà nella città di Palmerstone (Palmerstone Market), sabato 5 ottobre alle ore 19.45 e domenica 6 ottobre alle ore 11.00 e alle ore 21.00 si esibirà al Villaggio Italia.

Il 6 ottobre alle 19.30 sarà presentata e proiettata la docuserie “Mano d’opera” che racconta il dietro alle quinte di alcuni dei più grandi teatri d’opera italiani attraverso le parole dei professionisti che lavorano lontano dagli occhi degli spettatori.

Il 7 ottobre alle 10:00 il Maestro Clerici dirigerà l’orchestra composta 14 musicisti (otto violini, tre viole, due violoncelli 1 contrabbasso) che accompagnerà i visitatori in un viaggio musicale attraverso la musica classica italiana.

Mostre (accesso gratuito):

- “Italia Geniale”, realizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero della Difesa in collaborazione con ADI Design Museum, che racconta il design italiano che ha conquistato il mondo, attraverso decine di oggetti originali protagonisti di sei decenni di storia

- “Siamo Mare” mostra fotografica dedicata alla bellezza dei mari italiani. Un’esposizione in continuità con l’azione per la sostenibilità svolta dalla Nave Vespucci.

Eventi e conferenze

Sabato 5 ottobre alle ore 16.00 “Vespucci incontra Spirito di Stella” dedicata al tema sport e disabilità con l’Australian Defence Forces

Domenica 6 ottobre alle ore 14.00 il workshop Ecosistemi marini a confronto “Vespucci incontra l’ecosistema marino”, e alle ore 18.30 “Vespucci incontra il turismo di ritorno” organizzato da MITUR e ENIT.

Arte

Il Villaggio Italia ospiterà la nuova opera in bronzo “La David”, realizzata da Jago, uno dei maggiori esponenti dell’arte italiana contemporanea.

Cinema

Sabato 5 ottobre alle ore 21.00, a cura della Biennale di Venezia, la proiezione del film “Comandante” di E. De Angelis

Dopo Darwin, il Villaggio Italia sarà a Singapore dal 24 al 28 ottobre, e a seguire a Mumbai in India, a Doha in Qatar, ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti e a Jeddah in Arabia Saudita.

PALERMO RIFIORISCE CON SANTA ROSALIA

In contemporanea con l’esposizione palermitana nelle sale della Galleria d’Arte Moderna, saranno in mostra nella Sala Palazzo Capitano del Popolo del Comune di Assisi dall’1 al 7 ottobre, in occasione dei solenni Festeggiamenti di San Francesco d'Assisi Patrono d'Italia, le fotografie dei 13 autori, giornalisti e fotografi, che hanno partecipato al Concorso fotografico “Palermo rifiorisce con Santa Rosalia” accompagnate da alcuni video da immagini tratte dalle “Prove” del Festino, scattate dalla fotografa Marcella Consuelo Giuffrè. Il Concorso ha premiato Antonino Costa per la foto “Il carro trionfale sul Cassaro, la Santuzza tra la folla”; Igor Petyx per la foto “La speranza…sono loro!” e Maria Lannino per la foto “Quel che resta”.

Quest'anno sarà la Regione Sicilia ad offrire l'olio per la lampada votiva dei Comuni d'Italia che arde sulla tomba di San Francesco. In rappresentanza saranno presenti il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ed il Sindaco del Comune di Palermo Roberto Lagalla, in rappresentanza dei sindaci d'Italia. «Ad Assisi, in occasione delle celebrazioni di San Francesco Patrono d’Italia - dichiara il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla - avrò l’onore di accendere la lampada votiva dei Comuni d’Italia e sarà una grande emozione ancor di più perché questo accade in occasione del quattrocentesimo anniversario delle celebrazioni di Santa Rosalia, Patrona di Palermo, che con San Francesco condivide idealmente un percorso di vita e spirituale. Per tale ragione abbiamo deciso di portare, proprio ad Assisi, alcuni degli scatti fotografici attualmente in mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo e ringrazio la Regione Siciliana che ha sostenuto questo progetto. Sarà l’occasione per raccontare il nostro Festino e le emozioni che lo rendono unico alle migliaia di pellegrini che si recheranno nella città natale di San Francesco durante la prossima settimana».

La mostra è curata da Maria Francesca Martinez Tagliavia, Direttore della Galleria d’Arte Moderna; Claudia Giocondo, Responsabile comunicazione del progetto e del Sindaco metropolitano; Sandro Follari, Vice Capo di Gabinetto Comune di Palermo e Valentina Falletta, Responsabile Relazioni Nazionali Comune di Palermo. 

LE VIE DEI TESORI

 Palermo punica, araba, normanna, spagnola, barocca, liberty. Che ascolta musica nei salotti e scende nei qanat, conta chiese, cripte e oratori; nei luoghi della legalità, negli aeroporti, nelle sale di controllo, nelle officine e nei laboratori artigianali, si siede nei teatri o gusta una birra dai monaci. Palermo da terra, dal cielo, dal mare, padrona di luoghi segreti o famosi, da rileggere con attenzione. Anche i luoghi istituzionali, che paiono di solito inaccessibili: si entra per la prima volta con Le Vie dei Tesori nella Caserma dei Vigili del Fuoco, ci si siede nella sala di controllo del tram; si ritorna tra i piloti a Boccadifalco, all’Ucciardone o in Questura con la guida degli agenti; si visita il Bunkerino dove lavorarono insieme i giudici Falcone e Borsellino. Poi ci si addentra a Palazzo dei Normanni per scoprire il luogo che molti storici ritengono fosse la Zecca reale; si visitano dodici ville storiche una più sfarzosa dell’altra altra, si passa da una chiesa a un’azienda di frutti tropicali, da una visita teatralizzata nelle grotte a una collezione scientifica preziosa dell’Università di Palermo, si sfogliano libri con gli scrittori, si ascolta musica nei luoghi della Belle Epoque, e si cercano le fotografie di Enzo Sellerio nei luoghi dove lui stesso le scattò. Inoltre, in un inedito connubio tra bellezza e salute, nel gazebo di piazza Massimo sarà possibile sottoporsi a consulenze gratuite con i fisioterapisti dell’Ordine professionale di Palermo e Trapani.

A Palermo tornano Le Vie dei Tesori, uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio, dove questo termine non si ferma a luoghi e monumenti, ma pesca in ogni realtà fattiva della comunità. “Il punto di forza del progetto sta nella coesione tra i partner, nell’indotto economico che sviluppa, nel coinvolgimento dei giovani: è veramente un grande attrattore turistico che sposa perfettamente l’obiettivo di destagionalizzazione” dice l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata.  Un festival che si auto-festeggia visto che ormai è un elegante diciottenne: lo raccontano il claim scelto LA CITTÀ DI TUTTI, e l’immagine-guida di questa nuova edizione, con i cartoon stilizzati dove – tra i tanti - fanno capolino i volti di chi tutto l’anno lavora al festival. “È un’edizione speciale perché diventiamo maggiorenni – dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori durante la presentazione nella sede di Unicredit, presenti i tantissimi partner del festival -  portiamo con noi l‘emozione di questi anni ma anche la consapevolezza delle difficoltà; diciotto anni fa era un sogno, oggi questo progetto è atterrato e cammina sulle gambe di tanti”. Senza dimenticare il festival nel festival costruito per i bambini e le scuole, con un’aula-gazebo a piazza Castelnuovo, ed esperienze alla rinata Città dei Ragazzi.

Per cinque weekend la città sarà un unico museo a cielo aperto, con il sistema digitale e smart che è ormai diventato un marchio di fabbrica. Da venerdì 4 ottobre (e per cinque weekend fino al 3 novembre) nella città che lo ha visto nascere nell’ormai lontano 2006, nel cuore di quell’Università di Palermo che ancora oggi è tra i principali partner del festival, “È una partnership consolidata: con Le Vie dei Tesori, l’Università crea collante, senso dell’identità che dovrebbe portare a far ritenere l’ateneo cittadino, qualcosa di proprio” interviene il rettore Massimo Midiri. L’Università apre lo Steri, con la Vucciria di Guttuso che compie il suo primo mezzo secolo, i musei scientifici noti solo agli accademici, la Specola arrampicata su Palazzo Reale. “Diciotto anni di iniziative che crescono ad ogni appuntamento, come settori, luoghi, numero: un festival  fondamentale per far innamorare i palermitani di Palermo” dice il vicesindaco e assessore alla Cultura, Giampiero Cannella.

Per tre weekend, fino a domenica 20 ottobre, Carini si unisce al percorso, e scopre una delle grandi sorprese di quest’anno: il mosaico di 142 metri quadrati che il principe De Spuches salvò da una villa romana dell’antica Hyccara e che – secondo le dicerie - la superstiziosa Mimise Guttuso non volle rimanesse nel suo palazzo palermitano. Negli scatoloni da almeno mezzo secolo, è in corso il suo recupero. “Restituiamo un mosaico che da 150 anni vaga tra chiese, magazzini, altri musei, scatoloni: il Comune ha lavorato moltissimo con la Soprintendenza per riuscire a riportarlo alla luce. Lo visiteremo con i restauratori nell’ex chiostro di San Rocco, dove è stato realizzato dall’architetto Paolo Palmeri uno splendido padiglione espositivo, grazie a un finanziamento europeo attraverso il Fondo di sviluppo regionale” dice il sindaco di Carini, Giovì Monteleone.  I coupon sono validi per le città della stessa provincia, quindi Palermo e Carini, ma anche quelli acquistati in precedenza per Bagheria, Termini Imerese e Corleone che hanno appena concluso il loro festival, con numeri  importanti. Il festival di Palermo arriva infatti dopo una lunga corsa in tutta la Sicilia: dopo la quarta edizione di Borghi dei Tesori, che si è svolta in maggio in 44 paesi siciliani, a settembre la prima tranche del festival ha visto protagonisti Trapani, Mazara e Alcamo; poi dal cuore della Sicilia, Caltanissetta, Enna e la new entry Leonforte, e all’altro estremo, Messina. Adesso, al fianco di Palermo, Carini e Catania, ecco anche Ragusa e Scicli, Noto, Sciacca e Marsala, per tre weekend, dal 5 al 20 ottobre.  

A Palermo saranno oltre 200 i tesori – tra luoghi, esperienze, eventi e teatralizzazioni, visite guidate - di tutte le istituzioni, enti, associazioni senza bandiere o titolarità per riappropriarsi della loro bellezza; un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione di centinaia di giovani: quest’anno sono 550 i ragazzi (1600 in tutta la Sicilia), alla cui formazione ha collaborato l’USR, l’Ufficio scolastico regionale, e 150 i giovani esperti del patrimonio che si uniscono alla squadra rodata di organizzatori, narratori, giornalisti. 

 

Le Vie di Tesori ogni anno genera una notevole ricaduta economica, in termini di indotto turistico (alberghi, ristoranti, negozi, mezzi di trasporto), nelle città che attraversa: come certifica l’Otie, Osservatorio turistico delle economie delle Isole. Complessivamente l’anno scorso la Sicilia ha avuto un indotto che ha sfiorato i 7 milioni e 700 mila euro: la sola Palermo ha accolto 160 mila visitatori – con un indice di gradimento che supera il 90 per cento - numeri che hanno generato una ricaduta economica sul territorio di oltre 4 milioni e 800 mila euro che raggiungono i 5 milioni con l’indotto su Carini, con altre 2.700 presenze. A Palermo l’indotto occupazionale è stato pari alla generazione di quasi 100 posti di lavoro.

 

Un festival che ha portato la cultura fuori da palazzi istituzionali e atenei, ha sperimentato, cercato, scoperto percorsi e siti, ha saputo creare sinergie e dialogo con Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di residenze nobiliari. E costruisce reti: Unicredit è main sponsor dal 2020 e ha già confermato il suo sostegno per il prossimo anno, “La cultura non è solo strumento di attrattività ma ha anche un risvolto economico: dà opportunità, e noi di Unicredit lo confermiamo, oltre cento giovani negli ultimi mesi sono entrati nel nostro gruppo di lavoro” dice il regional manager Sicilia Salvatore Malandrino. Oltre alla collaborazione con Autosystem e Tecnocasa, Morettino e Sikulo, quest’anno una nuova iniziativa vede l’Ordine dei Fisioterapisti di Palermo e Trapani al fianco delle Vie dei Tesori. Nel gazebo tradizionalmente posto a piazza Verdi, sarà ospitato uno studio nel quale i dottori fisioterapisti saranno a disposizione per consulenze gratuite funzionali garantendo la massima privacy.

 

Riparte anche il progetto Terre dei Tesori: aprono cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura. Agricoltori giovani ed evoluti 10 e lode, più di trenta aziende visitabili all’interno del festival, legate anche al circuito dei luoghi: è stata infatti inaugurata – e sta ottenendo un bel successo -  una formula che unisce aziende e città in maniera facile e senza stress. Da Palermo partono i pullman che raggiungono le altre città, ma permettono anche di visitare le aziende. Già nelle scorse settimane i primi autobus per Leonforte, Caltanissetta e Corleone sono stati molto apprezzati, ma altri sono previsti nei prossimi weekend.

Il calendario è disponibile sul sito www.leviedeitesori.com dove si trovano anche notizie, curiosità, schede per ciascuna città. È il vero motore dell’intero festival, da consultare anche in maniera smart tramite la app gratuita.

 

I NUMERI DELLE VIE DEI TESORI 2024 A PALERMO. 88 luoghi, 37 esperienze e 7 esperienze fuori porta, 72 passeggiate, 4 progetti speciali, 16 scrittori + 3 scrittori per i kids, 9 visite teatralizzate, 8 concerti in altrettanti luoghi della Palermo Liberty; 8 laboratori-gioco per i bambini, 12 degustazioni o laboratori del gusto. E ancora, 550 ragazzi delle scuole formati, 150 giovani esperti del patrimonio, e scrittori “assoldati” per testi inediti da interpretare nei siti.

Un programma immenso a partire da QUATTRO PROGETTI SPECIALI.

LE VIE DI SELLERIO. Una mostra en plein air per ricordare Enzo Sellerio nel centenario della sua nascita. In collaborazione con l’Archivio Sellerio e la casa editrice da lui fondata con la moglie Elvira, nasce un percorso cittadino segnato da 20 foto iconiche, gigantografie installate nei luoghi in cui sono state effettivamente scattate, o immediatamente prossimi, o somiglianti per atmosfera, interagendo con gli spazi urbani. “Finalmente realizziamo con Le Vie dei Tesori un progetto a cui tenevamo moltissimo – dice Olivia Sellerio – riportare mio padre nei luoghi dove ha scattato le sue immagini. Siamo felici di aver costruito un percorso che lo restituisce alla sua città”. A corredo, visite guidate, tableaux vivants e teatralizzazioni per ridare vita ai soggetti ritratti, contest fotografici e cacce al tesoro per gli studenti. I visitatori diventeranno coprotagonisti dell’iniziativa che terminerà a febbraio con la conclusione dell’ anno Selleriano.

 

LA CITTÀ DA SFOGLIARE. In collaborazione con le diverse case editrici. un focus su sedici scrittori che, a partire dai loro libri da poco pubblicati, incontreranno il pubblico in luoghi che, realmente o per semplice assonanza, sono affini ai volumi. Incontri con – in ordine cronologico - Nuccio Pepe, Giovanni Fatta, Evelina Santangelo, Giuseppe Barbera, Adriana Chirco, Gaetano Savatteri, Francesca Maccani, Maurizio Carta, Alli Traina, Rita Calabrese ed Emilio Arcuri (che parleranno del libro di Constanze Neumann), Giuseppe Cipolla, Gian Mauro Costa, Antonio Polito, Benedetta Tomasello, Simonetta Agnello Hornby, Salvatore Savoia (a cura di Emilio Barbera).

 

IL LIBERTY E I FLORIO – LUOGHI, ARTE E MUSICA. Sostenuto dall’assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, nasce un progetto legato alla musica ai tempi della Belle Epoque (a cura di Giusi Groppuso): non semplici concerti, ma vere immersioni nei luoghi della Palermo Liberty raccogliendone la suggestione e recuperando pagine narrative e musicali affidate a giovani musicisti, scelti anche con MARTHA il collettivo femminile che ha creato un’accademia di alta specializzazione musicale in una villa dell’inizio del secolo scorso (che si visiterà tra le esperienze). Da Villa Igiea (che ospiterà l’evento di apertura) a Villa del Pigno, dal Conservatorio ai Quattro Pizzi, da Villa Whitaker alla Chiesa anglicana Holy Cross.

PER LE VIE DI ROSALIA E BENEDETTO. Un progetto che rientra nel calendario degli eventi a corollario del 400º Festino di Santa Rosalia: due performance teatrali itineranti alla scoperta di luoghi, storie e miracoli dei santi patroni Rosalia e Benedetto il Moro. Paride Benassai ha attinto ai volumi storici conservati nel convento e ha unito suoi pensieri e versi in lingua siciliana legati alla religiosità: entrerà nell’eremo dove visse Benedetto ed evocherà la figura del “santo nero”, extracomunitario nella sua Sicilia, copatrono della città. Stefania Blandeburgo sarà una Palermo popolare che camminerà invece sulle orme della Santuzza nel parco della Città dei ragazzi, alle falde di quel Monte Pellegrino che vide Rosalia vergine romita.

I LUOGHI DEL FESTIVAL - I luoghi visitabili di questa nuova edizione delle Vie dei Tesori sfiorano quota 90. Sarà un’ubriacatura di siti, ville liberty, grotte, chiese, fabbriche, necropoli, luoghi della legalità, in un programma preparato dallo staff del festival.  Impossibile citarli tutti, ecco gli inediti o comunque siti che ritornano dopo qualche anno. Si entra alla Zecca di Palazzo Reale che divide ancora oggi gli storici (che non sono certi della sua effettiva individuazione) ma è comunque affascinante, e apre anche l’Oratorio dei SS. Elena e Costantino con gli archivi dell’ARS; alla Facoltà Teologica di cui a breve parlerà Papa Francesco; si visitano i depositi AMAT, sia degli autobus che del tram; si aggiunge la collezione di Fisiologia umana alle dieci raccolte scientifiche dei dipartimenti universitari e ritorna la Fossa della Garofala, il polmone verde dell’Ateneo. Nell’anno del 400° anniversario del Festino, si raggiunge il santuario di Monte Pellegrino per visitare il famoso Tesoro della patrona. Riapre le porte il Conservatorio e con Villa del Pigno e MARTHA ospiterà concerti preziosi. Aperte in tutto una trentina tra chiese e oratori, ma sarà sicuramente bellissimo rientrare in quel ricamo di stucchi che è l’Oratorio delle Dame dove le nobildonne si spendono ancora in aiuto del quartiere dell’Albergheria; la chiesa di Santa Teresa alla Kalsa con un inedito colpo d’occhio sulla cripta sottostante. Nella chiesetta di Sant’Onofrio al Papireto si venera il santo che fa ritrovare cose e persone; alla chiesa della Mazza vi mostreranno le due pale d’altare di Adrian Ghenie, profondamente e violentemente contemporanee; nella cappella della Guadalupe, alla chiesa della Gancia, sono sepolti gli inquisitori spagnoli.

Le ville sono tante, belle e sontuose. Quest’anno entra nel bouquet, Villa Resuttano Terrasi, splendida, elegante sotto lo straordinario affresco di Vito D’Anna; poi Villa Gallidoro, appena restituita alla comunità (ma qui vi racconteranno come può rinascere un giardino romantico);  si riscopre Villa Niscemi con il suo parco.

I luoghi della legalità: si potrà riscoprire il Bunkerino, il luogo dove i giudici Falcone e Borsellino lavorarono protetti alcuni mesi; e si visiterà per la prima volta la caserma dei Vigili del Fuoco. Si ritorna al carcere Ucciardone, alla Questura, dove la visita al Museo della Memoria è guidata dai poliziotti, alla sede monumentale della Prefettura a Villa Whitaker, al Giardino della Concordia, alla Camera dello Scirocco (confiscata alla mafia e recuperata) e alla Casa di Padre Puglisi, fino al Museo della Sicilianità di Villa Adriana con una forte valenza antimafia. I luoghi dell’accoglienza: la Casa Lavoro e Preghiera Padre Messina, il Convitto Nazionale ma soprattutto EDIGA, il rifugio dei mici abbandonati (magari con la segreta speranza che qualcuno ne adotti uno)

 

ESPERIENZE. Di terra, di mare, di cielo; il racconto affidato agli storici e ai narratori; i laboratori degli artigiani. E’ proprio il concetto di “esperienza” ad essere smontato in tanti rivoli affascinanti, ad ognuno il suo percorso, da seguire lasciandosi portare dalla fascinazione. Dai qanat arabi che di solito vanno sold out appena aperte le prevendite, a Palazzo Sammartino che sta rinascendo alla Kalsa (dove la visita sarà a cantiere aperto, condotta dagli stessi progettisti). Dal sontuoso palazzo Francavilla affacciato sul Teatro Massimo (di cui si visiterà il palcoscenico scoprendo come già nelle scorse edizioni, le gettonatissime visite dietro le quinte) a Palazzo Santamarina dove c’è un bunker trasformato in Spa; dall’aeroporto di Boccadifalco (che si potrà visitare con due diversi percorsi, compresi i bunker e la torre di controllo), agli abituali voli in Piper e su motoaliante, sempre in tandem con l’istruttore. Dal cielo al mare: ecco il waterfront visto dalla famosa Lisca Bianca, e i tour in barca tra grotte e ninfei, ma anche i trek&snork (tra trekking e snorkeling) e un inedito press-trek con lettura e commento delle notizie del giorno. Andar per musei-gioiello: solo per il periodo del festival alle Stanze al Genio si potrà ammirare un’inedita porzione di pavimento neoclassico di inizio Ottocento, 181 mattonelle in maiolica prodotte a Napoli dalla fabbrica Raffaele Marigliano, e ognuna ha un soggetto differente; da Raffaello Piraino, invece, vi racconteranno abiti e accessori attraverso i secoli. E i laboratori dove ascoltare gli artigiani: arriva Officine Grafiche a Brancaccio dove vi racconteranno gli anni in cui si stampavano anche I Beati Paoli; poi si va nella scuola di artisti del vetro guidati da Calogero Zuppardo; negli atelier di cucito della Sartoria Sociale per scoprire come il riciclo può divenire etico; e a Isola delle Femmine con i Colori del Sole a imparare l’arte della serigrafia su tessuto: le vedremo sulle t-shirt delle Vie dei Tesori.

 

MOSTRE E VISITE TEATRALIZZATE. Immersioni narrative suggerite dai luoghi. Oltre al progetto sui due santi patroni, ecco altre visite teatralizzate: Stefania Blandeburgo -sempre lei, attrice straordinariamente multiforme - troverà nelle Grotte dei Giganti il palco ideale per riprendere la mano della sua Margheritina che perse il marito, il poeta di strada Peppe Schiera sotto i bombardamenti del ’43; ritornerà nella Cripta delle Repentite per trasformarsi nell’ultima cortigiana amata dal vicerè; e a Villa Pottino per l’ironica e sulfurea zia Mimmi. Al teatrino Kemonia si applaudiranno le gesta di paladini e saraceni con i pupi di Franco Cuticchio; al Museo delle Marionette, la compagnia spagnola Agrupación Señor Serrano con Olympus Kids, che rielabora i miti greci per esplorare temi attuali. Nella cavallerizza di Palazzo Mazzarino, la mostra interattiva e cross mediale Iconic Women di Domenico Pellegrino, già esposta alla Milano Fashion Week: si visiterà in compagnia dell’artista per capire l’essenza del progetto e ascoltare le “voci” delle grandi donne rappresentate in maniera molto “pop”.

 

I LUOGHI DEL GUSTO. Un programma saporito, divertente, attento al territorio: Morettino era già il caffè ufficiale del festival, ma quest’anno l’appuntamento con i coffee lover sarà doppio: alle visite (sempre sold out) alla fabbrica museale, si aggiunge una Specialty Coffee Experience al nuovo Morettino Lab al Palermo Marina Yachting, per imparare a riconoscere i principali aromi del caffè, alla scoperta degli Specialty Coffee. E si metteranno  “le mani in pasta” da Sikulo dove si seguiranno inedite cooking e tasting class con chef, mastri pizzaioli e produttori, con lezioni dedicate ai primi piatti, alla pizza e alle cantine del territorio. Ritorna anche la caffetteria storica Stagnitta dove il profumo dei grani tostati si avverte già a distanza. Dei frutti tropicali si è già detto lo scorso anno e ritornano goliardici; e così anche la birra spillata dai monaci di San Martino delle Scale; sulle etichette tonde e panciute delle conserve create dalle Cuoche Combattenti si legge la loro voglia di rivalsa da abusi e prevaricazioni, ve lo racconteranno alla Città dei ragazzi. Il vino fa storia a sé: oltre a un particolare aperitivo liberty a Palazzo Bonocore da dove pare toccare fontana Pretoria, le visite alla secolare bottaia delle Cantine Duca di Salaparuta, a due degustazioni guidate per veri winelovers, condotte da Tenute Nicosia e Vini Tonnino durante Wine Sicily.

 

IL PROGRAMMA KIDS. Un mini cartellone nel cartellone di otto appuntamenti per i piccoli spettatori a cui è di solito dedicato il venerdì, giorno in cui al festival sono protagoniste le scuole che potranno partecipare a quattro laboratori dedicati. Sabato e soprattutto domenica, invece, ecco appuntamenti-gioco per sollecitare curiosità e creatività. I bambini si lanceranno sulle tracce disseminate dai mini detective Paco e Mela creati Silvia Messina e Martina Brancato per la serie di libri per bambini pubblicata da Kalòs; oppure ascolteranno le storie di due loro coetanee della Belle Epoque dalla giornalista Alessia Franco che li condurrà anche con delicatezza a comprendere i morti per mafia nel mausoleo della Questura, oppure spiegherà cosa sono le “armucciole” nei giorni dei Morti. Con Maria Antonietta Spadaro si cercheranno i mostri di Villa Palagonia; e ancora, i laboratori di pupi del museo Pasqualino, o sulle tracce di una coraggiosa Biancaneve nel bosco di Ficuzza.  

 

LE PASSEGGIATE. Botanici, urbanisti, giornalisti, storici, sono una delle anime più seguite del festival, e affiancheranno ancora una volta le guide per portare alla scoperta della città. Le passeggiate sono più di settanta, alcune replicate più volte, tante vengono proprio richieste ogni anno dagli appassionati che si mettono sulle tracce di personaggi, stili, figure. Dal percorso dei Mille all’antica Balarm, dagli immancabili Florio, dai quartieri che aspirano alla rinascita, Ballarò e lo Zen, alla Palermo della Belle Epoque, alla città normanna, dagli aneddoti legati ai vicoli alle mulattiere, ai mulini. Dentro e fuori le “mura”, dalla Palermo araba alle orme impresse dai gattopardi, cercando Goethe o un fiume sotterraneo, persino adocchiando un bosco dimenticato ai margini della Conca d’Oro; tuffandosi nella Mondello Liberty delle ville eleganti, nel Parco della Favorita che è una sorpresa. Tante passeggiate in collina, tra ruscelli e cascate, sentieri e mulattiere, per scoprire che i dintorni della città (anche in prossimità) sono straordinari. Per approfondire e prenotare: www.leviedeitesori.com.

 

I FUORI PORTA. Immediate vicinanze o magari un po’ più lontano, ma ci si ritroverà immersi in una natura rigogliosa. Le esperienze fuori porta del festival condurranno all’area archeologica di Monte Iato; a Porticello in barca a vela, in immersione con i sub esperti, ma anche in giro a cercare le cappellette votive dei pescatori. Si potrà visitare il parco storico di Villa Filangeri a Santa Flavia. Nervi d’acciaio serviranno per la zipline tra le valli delle Madonie, appesi a una teleferica, ma anche per la neonata altalena più alta d’Europa.

 

CARINI, QUARTA EDIZIONE. Il mosaico del principe De Spuches

Le Vie dei Tesori ritorna a Carini con numeri molto alti, l’anno scorso ha infatti quasi raggiunto le tremila presenze in tre weekend. E porta con sé la sorpresa più attesa: Era il 1893 e il principe De Spuches, appassionato di archeologia, salvava un enorme mosaico (142 mq) da una villa romana dell’antica Hyccara, trasferendolo nel suo palazzo palermitano, che nel dopoguerra fu venduto a Guttuso. Ma la moglie Mimise non volle vedere quei “brutti pavoni” che portavano sfortuna, fa smontare il mosaico, lo chiude in 70 casse e si dimentica. Dopo oltre mezzo secolo, e 170 anni dalla sua scoperta, il Comune di Carini ha recuperato il mosaico e lo ha allestito sotto una nuova struttura al Collegio San Rocco dove sarà visitabile work in progress, per due venerdì (il 4 e l’11 ottobre), con l’aiuto dei restauratori della Soprintendenza. Ma il programma del festival a Carini non si ferma qui, l’ha messo a punto Francesco Buzzetta in stretto coordinamento con il Comune: si visiteranno sabato e domenica per tre weekend (dal 5 al 20 ottobre) il castello della sfortunata Barunissa, le catacombe di Villagrazia di Carini, le bellissime chiese (all’Odigitria non dimenticate la tela dello Zoppo di Gangi), gli oratori rococò che paiono merletti, si rimane abbagliati dal Santissimo Sacramento, oppure dai preziosismi rococò e i festoni dorati della chiesa degli Agonizzanti, vero colpo d’occhio. Tra i 45 mila volumi della biblioteca comunale Francesco Scavo, si cercheranno le pubblicazioni delle edizioni Ugo Mursia: originario di Carini nel dopoguerra creò la casa editrice e tradusse l’opera completa di Joseph Conrad. Senza dimenticare il circuito dei quattro organi monumentali in altrettante chiese: dallo strumento seicentesco della chiesa del Carmine costruito da Antonino La Valle (1572-1645); all’organo cinquecentesco dell’oratorio Serpottiano del SS. Sacramento, a quello della Chiesa Madre costruito dal palermitano Giacinto Micales-Lugaro nel 1911; fino all’organo ottocentesco nella chiesa di San Vincenzo Ferreri che riproduce il suono di un’intera banda, e fu costruito da Francesco La Grassa (1802-1867). Un organista e musicologo mostrerà il funzionamento degli strumenti, ne racconterà la storia e farà ascoltare alcuni pezzi.

COME PARTECIPARE

Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 8 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando  la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a info@leviedeitesori.com